Full text: Lanzi, Luigi Antonio: La Real Galleria di Firenze accresciuta, e riordinata per comando di S.A.R. l'Arciduca Granduca di Toscana

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ſtito di tali ministri di sacrificj, che 
vedesi in cento monumenti, è di¬ 
verso troppo. Facilmente si ravvisa¬ 
no da’ lor distintivi l'Apollo seden- 
te, l'Igia, la Diana, il Giove, -il- 
la (erere 
Bacco, e la Giunone che vengon 
trasitals 
poi. Appresso due se n’incontrano 
.Vfraldins 
trasferite da una Real Villa, una Ve- 
sta, e un’ Incognita, tutta in volta nel 
pallio; in oltre un Amorino in at¬ 
teggiamento di riposarsi. L'Esculapio 
era, cred’ io, aggruppato con Igia; 
come vidi in due statue trovate in 
Palestrina, non è gran tempo; giac 
chè gli resta una mano d’altra figu¬ 
ra sopra la ſpalla ſinistra. La Vene¬ 
re con Cupido sedente sembra mo¬ 
derna; ma non se ne sa l'Autore 
come del vicino Bacco, ch’è opera 
lodatissima del Sansovino. La Leda 
antica, il Cignale antico, onde il 
Tacca formò il suo di Mercato Nuo¬ 
vo, e il Lacoonte di Belvedere, ri- 
fatto dal Bandinelli, dan termine al- 
la raccolta: e separatamente da essa 
stannosi un Mutino-in-marmo-bian¬ 
co, ed un Egizio in granito; idolo 
de più antichi che ci rimangano di 
quella nazione, donde la superstizio- 
ne dicesi propagata in tutte le altre. 
6 Venltura- Lgijean gui vas 
con fomfee jaravffantos 
Viontfelenen, ai un foske, annbaldes 
gat
	        
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