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la Scultura mezzana è infigne pel
gruppo di Amore, e Psiche, sta-
tuette piene di leggiadria, trovate
già nel Monte Celio, e riferite nel
Museo Fiorentino.
Più comune è la statua pur
edita del Giovinetto togato, dal cui
collo pende una bulla, e a’ cui pie-
di è uno scrigno, onde si finge trat-
to il volume, che tiene in mano.
Simili scrigni attribuiti ancora a' fan-
ciulli, come vedesi in un cippo di
Villa Albani, possono riferirsi agli
studi coltivati da loro in quella pri¬
ma età; non essendo sempre indizio
neppur negli adulti di earica soste¬
nuta. Edita, come la precedente, è
la ſtatua di un Silvano, o altra Dei-
tà selvaggia, che porta su le spalle
un agnello, in mano un vaso di lat-
te; simboli amendue antichi, ove
per contrario il cappello moderno vi
fu posto arbitrariamente
Dalla Villa di Pratolino fu tra-
sferita la stataa femminile, e velata;
a cui nel restauro furono dati i sim-
boli della Dea Cerere . Ella però nel¬
la baſe porta la dedica a Vibia Au-
relia