Full text: Lanzi, Luigi Antonio: La Real Galleria di Firenze accresciuta, e riordinata per comando di S.A.R. l'Arciduca Granduca di Toscana

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Fabroni notò opportunamente nella 
sua dissertazione, che Guido richie- 
sto, onde avesse tolto il bello stile 
che gli ha fatto onore, confessò, che 
il gruppo della Niobe era stato il 
suo grande studio. Ultimo della 
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scuola di Caracci nomino l'Albano 
al 
pittor grazioso, e quasi caposcuola 
in quel genere in cui è il quadro, 
i 
che ne abbiamo. Egli dipinse più 
Amorini che non ne cantò Anacreonte, 
più Angioletti che non ne introdus¬ 
se Torniello nelle poesie marinere 
sche. Questo era il sentiero, che 
gli avea mostrato natura per segna¬n 
larsi. I suoi quadretti profani si sontol 
rammentati tra fiamminghi: qui vilv 
è un Gerà, Fanciullo fra varj An-n 
giolini, 1 quali gli presentano chitda 
croce, chi spine, chi sudario, e 
chi spugna, o chiodi, o altro istru-u 
mento della passione. Tutto il drapaqu 
pello è graziosiſsima coſa, e special-. 
mente il divin Salvatore, che levan-ns 
do gli occhi e offerendosi al Padrenb 
per sa umana Redenzione, accettaus 
insieme e sfida, per cosi dir, quebu 
martori a venirgl'incontro. 
Un
	        
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