Full text: Lanzi, Luigi Antonio: La Real Galleria di Firenze accresciuta, e riordinata per comando di S.A.R. l'Arciduca Granduca di Toscana

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pi, ed anche in qualche gemma del- 
lo ſteſso tema, ho osservato torto e 
lunato, come Erodoto ed altri ci 
descrivono il gladio scitico; ove que- 
ſto a maniera di novacola finisce in 
punta, ed è fornito di un manico 
cosi torto, che a tutt altro meglio 
servirebbe, che all'uso predetto. Si 
aggiugne a ciò (quantunque osti me- 
no) una espressione nel soggetto. 
che siccome a molti è paruto, assai 
tiene dell' esploratore. Egli leva il 
capo, e piega l'orecchio quasi a 
sentir cosa, che segretamente ragio- 
nasi dietro le sue spalle; e o inter- 
rotta dell' arruotare Popra, o facen 
do viſta di proseguirla, resta cosi at- 
tento, come se o una gran curiosità 
o un grand' utile, o una gran pau- 
ra lo interessi a udir tutto. Perciò 
fin da tempi di Cosimo primo, quan- 
do la ſtatua fu considerata e pregia- 
ta tanto da grandi artisti, che vive¬ 
vano, fu costui tenuto per qualche 
scopritor di congiura; e nel popolo, 
sempre tenace di ciò che udi da prin- 
cipio, vive tuttora una tradizione, 
che ſcoprisse o la congiura di Cati- 
lina, 
o
	        
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