Full text: Manni, Domenico Maria: Delle antiche terme di Firenze

DELLE TXXME 
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Giovanni nel Pecorone Giorn. XI. Nov. 2. E susseguente¬ 
mente si vedeva a tempo di Domenico Buoninsegni, Scrit¬ 
tore d'Iſtoria male attribuita a Piero suo figliuolo, che 
altro merito non vi ebbe, che di farla copiare. Anche a 
i giorni del Borghini ſe ne ſcorgevano veſtigj chiarissimi, 
secondo ch’ egli afferma dell' Origine di Firenze a 131. 
B 
L'apertura di tal Porta, rimurata di filaretto piccolo C, per 
la ſua larghezza è braccia X111. in XIV. misurata nell' im¬ 
postature dell' arco, il quale incomincia sotto al pavimen- 
to del Piano nobile, cioè del primo di esso Palagio, ed alza 
fino al palco del medesimo Piano, che vale a dire sopra- 
il suolo della strada presente da quindici braccia. Essa Porta 
non può non essere a proporzione, talchè si giudica sotto 
terra altre dieci braccia, ma forse più, cioè a dire tante 
quante dalla sua edificazione è alzata di suolo la Città. Per 
quanto la facciata, e le adiacenti grosse mura segnate A 
sieno fatte della pietra forte, che di sopra accennammo, 
l'arco è di grossi tambelloni, o mattoni cotti, lunghi cir- 
ca un braccio di misura Fiorentina, ed un tambellone, 
per
	        
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