DELLE TERME
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al Conte Lorenzo Magalotti celebratissimo, che racconta
come in Firenze furon fatti Cavalieri Giovanni, e Gual¬
tieri Panciatichi; tale è l'ordine per ciascuno: 1. Caput
& barbam sibi faciat fieri pulcrius, quam prius esset &c. 2. In¬
tret Balneum in signum lotionis peccati, & cujuslibet vitii &c.
puritatis prout est puer, qui exit de Baptismate. Commisit,
quod fieret per Dominum Philippum de Magalottis, D. Michae¬
lem de Medicis, & D. Thomasium de Sacchettis, ut per eos
balnearetur; & sic balneatus fuit. 3. Statim post Balneum¬
intret lectum purum, & novum in signum magnae quietis.
Comodità d' acque, che ebbero i Fiorentini
per : Bagni pubblici.
CAP. VII.
CIno in Città, non che nelle prossime adiacenze ebbero
abbondevoli acque i Fiorentini. Nella Vita di Gherar¬
do Silvani si narra da Filippo Baldinucci, come sotto il
governo di Ferdinando de Medici, Secondo di quel no-
me, fu d’ uopo fare un gran fognone fotterraneo per i
più bassi luoghi del Quartière di S. Croce, a cagione che
1 terreni, e le cantine restavano d'acqua ripiene. E fu
coſa notabile, dic'egli, che nel cavarsi la fossa in Via.
Pentolini, non molto lungi da S. Ambrogio, si trovaro¬
no fra lo spazio di cento braccia in circa, quattro polle
d'acqua limpidissima, lo che diede occasione di farsi due
Lavatoj, in un luogo rimpetto alle Case nuove sopra i Ca¬
valleggieri, uno per l'Arte della Lana, l'altro per l'Arte
della Seta. Anche nella Cronica ms. del Monastero nostro
delle Murate io leggo, che più altre volte esso Convento
pati grande inondazione, e massime l'anno 1466. del me-
se di Gennajo, per le copiose acque sotterranee, che ben-
sovente sopravvenivano. Di un altra sorgente nello stes-
so Quartiere di S. Croce se ne dà un cenno fin sotto l'anno
1162. nel cap. x11. del Lib. 1. delle mie Notizie sopra il
Par¬