DEL PONTE, VECCHIO.
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d'oro; e fu bene fondato, e largo braccia 32. che la via
rimase larga br. 16. (che fu troppo grande al nostro pare-
re) e basse l'arcora da braccia undici: e le botteghe dall
uno lato, e dall' al:ro larghe br.... e lunghe braccia otto
ec. e furon quarantaquattro; onde il Comune ebbe di
rendita di pigione l'anno da ottanta fiorini d' oro, o più
Siccome poi un secolo, o due innanzi, verso il ca-
po del Ponte dalla parte d’OItrarno vi avea una pirami-
de rammentataci in parecchi scritture de' secoli xI. e xII.
cosi oggi presso ad una bella urna mortuale servita già per
le ceneri d'Obizzo da Campo Piſano, e ſtata nel Cam-
po Santo di Pisa, sorge dilettevolmente un gruppo di
marmo, che esprimer sembra due gladiatori, stato cre-
duto un Pasquino, che sostiene Alessandro Magno ferito,
opera di Scultori Greci, dovuta restaurarsi sotto il gover
no di Ferdinando II. Granduca di Toscana dal valente
scarpello di Lodovico Salvetti; e finalmente ſtata pulita,
e forbita di bel nuovo non son grand' anni.
Nè in questa parte ci faremo mai a credere, che
fosse in antico locata la Statua di Marte, che gli Scrit-
tori vecchi dissero per antica fama aver riseduto nel
Tempio di Marte, e che si vuole caduta essere in Ar-
no per mera colpa d’una inondazione, attese le parole
di Dante, Parad. 16.
Ma convemasi a quella pietra scema,
Che guarda il Ponte, che Fiorenza fesse
Vittima nella sua pace postrema
Fra Domenico da Corella, che non si trovò a vederla in
essere, figurossela nel mezzo mezzo del Ponte, ed i più
esperti, a buona equità, dappiè dalla parte settentrio
nale. E qui appunto i Comentatori del gran Poeta
ſpiegano la pietra scema ſuddetta per la baſe ſenza Sta
tua appiè del Ponte, ove il Buondelmonti fu trucidato.
E chi sa, che quivi essa Statua di Marte a un bel biso
gno non avesse donato, quando che fosse, il nome a quel
luogo detto Marzio, o Canto di Marzio? Dubbioso per
altro sono se ad esso appartenga altresi quel, che nelle carte
di