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A tal'effetto s'insegnerà la Medicina Pratica al letto degli In¬
fermi, non meno che in Cattedra, e in tutte le diverse stagioni
dell'anno.
Dieci letti nello Spedale degli Uomini, e dieci in quello delle
Donne in quartieri idonei per qualunque malattia saranno asse¬
gnati dal Soprintendente alle Infermerie al Lettore di Medicina
pratica, ed ivi dai respettivi Infermieri si destineranno le diverse,
e forse anco talora le più difficili malattie, da visitarsi e curarsi
dal detto Lettore, ad istruzione dei detti Giovani, che dovranno
seguitarlo in tali visite. Esso in tale occasione dimostrerà loro,
e noterà i sintomi e i periodi delle malattie suddette, insegnerà le
ricerche da farsi all'Infermo, o a chi l’assiste per apprendere la
natura, e gli accidenti anco straordinari delle malattie suddette,
onde formarne la più giusta possibile indicazione, e interrogherà
i medesimi Giovani sopra l’idee, che formerebbero di quella tal
malattia, e sul metodo che terrebbero per curarla.
Quindi con tali dati procurerà, che dai detti Giovani si sten-
dano le storie delle malattie più notabili, col debito metodo, e pre¬
cisione, assegnando a ciascheduno il soggetto delle dette Storie so¬
pra qualche Malato, o Malata attualmente esistente nello Spe¬
dale, e avvertendo che dal principio fino alla fine della malattia
chiare, per quanto si può, appariscano le cause, i sintomi, i pas-
saggi, il metodo delle Cure, l’esito delle medesime, e fino la Se-
zione del Câdavere, quando infelice sia stato l’esito suddetto.
Due mesi per stagione saranno il tempo prefisso per simile
istruzione, cioè il Gennajo, e il Febbraio, Aprile, e Maggio, Lu-
glio, e Agosto, Ottobre, e Novembre.
In questi mesi parimente, alla riserva dei mesi di Agosto, e
Ottobre, si faranno, e si detteranno dal medesimo Lettore le lezio-
ni in Cattedra nel giovedi di ciascheduna settimana dalle ore dieci,
alle ore undici della mattina, onde adattare le teorie alle osserva¬
zioni già fatte, e dar cosi un corso di Medicina Pratica da ter¬
minarsi in anni due.