147 
potente a andar da se nello Spedale, si dovrà subito avvisare da 
una delle dette già enunciate persone l'Oblata Caporala di guardia, 
perchè ella mandi quattro Serventi della guardia medesima colla 
Vedova a prendere la detta Malata, e portarla col lettuccio alla 
stanza di deposito. 
Quando il trasporto delle Malate si faccia dalla Compagnia, 
o per mezzo della zana della Misericordia, o dalle altre Compa- 
gnie di Carità delle cure respettive, al comparire di questa nello 
Spedale il primo Portinajo ne darà parimente avviso all'Oblata Ca- 
porala di guardia, perchè sia condotta alla stanza del deposito sud¬ 
detto, ove la detta Oblata Caporala coll’assistenza, e servizio di 
alcuna delle Oblate Assistenti, e Serventi di guardia farà levare 
dal Cataletto la detta Malata colla debita diligenza, ed attenzio- 
ne, e porla in uno dei lettucci ivi preparati. 
Quindi avvisato da uno dei Portinaj il Medico Astante, o il 
Giovine Chirurgo di guardia secondo la respettiva malattia, vi¬ 
siterà la Malata al detto lettuccio, ed essendo da riceversi ne farà 
parte all'Infermiere; e qualora si trattasse di malattia grave, si 
farà collocare addirittura in un letto dello Spedale a destinazione 
dell'Infermiere, o Sotto-Infermière, dove si procurerà che l’Infer- 
ma sia assistita spiritualmente dal Cappuccino di guardia, e tem- 
poralmente dal Medico, Chirurgo, Spogliatora, o altri della di 
cui opera essa abbisogni. 
E se la Malata sia trasportata dal cataletto della Misericordia, 
e non venga giudicata in grado di esser mossa, o levata dal cataletto 
medesimo senza rischio di vita, sarà lasciata sopra il detto cataletto 
in luogo proprio di uno dei quartieri contigui, con doversi in tal 
caso consegnare alla Compagnia della Misericordia altro cataletto 
vuoto da tenersi apposta nello Spedale a tale effetto. 
Nell’assegnazione dei letti dovrassi osservare, che le Malate 
vengano distribuite con un giusto reparto ne’quartieri respettivi per 
il miglior servizio delle medesime, o per il maggior comodo, e so¬ 
disfazione di chi dee curarle, e d’assisterle, avvertendosi special¬ 
t 2