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vizio occorrente, e nel restante della giornata uno di essi dovrà inevi¬
tabilmente esser sempre pronto, o facilmente reperibile per i bisogni
I detti Spogliatori conseguiranno una provvisione a contanti
ogni mese la rata oltre al solito vitto, gabbanella, e tornata di casa,
senza potere essi mai percipere mercedi, mance, o regali dai re-
spettivi Malati per qualunque titolo, e senza potere appropriarsi
veruna cosa benchè minima delle spoglie dei Morti, alla pena man¬
cando di essere irremissibilmente licenziati.
ARTICOLO XXV.
Dei Portinaj dello Spedale degli Uomini.
VIsaranno due Serventi col titolo di Portinaj ad elezione del
Commissario pro tempore per custodire la porta d’ingresso dello
Spedale degli Uomini in tutte l'ore del giorno.
Sarà loro incombenza d'impedire l'accesso nello Spedale a tutti
gli estranei ne' tempi proibiti, cioè da mezz' ora avanti la Lunga
fintantochè non saranno avvisati di lasciar passare, siccome pure
nel tempo della rifacitura de’ letti, del Catechismo agl’Infermi, e
altre funzioni, a cui possa essere d’impedimento, e di disturbo la
frequenza del popolo, e generalmente nella sera dopo il suono del
Credo in tutti i tempi dell'anno, e nei mesi del Maggio a tutto
Agosto ne impediranno l'ingresso dal mezzo di fino alle ore due
pomeridiane.
In qualunque stagione e tempo invigileranno, perchè non s'in-
troducano nello Spedale persone che portino a’Malati qualunque
commestibile, e specialmente venditori di paste, frutte, e altro pre
giudiciale alla salute, e cura degl' Infermi.
Non permetteranno neppure l’ingresso nello Spedale ai vendi¬
tori, o rivenduglioli di altre merci non convenienti alla circostanza
del luogo o di disturbo alla quiete de’poveri Infermi.
Non accorderanno l’egresso dallo Spedale delle robe ed uten¬
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