Full text: Vasari, Giorgio: Ragionamenti del Signor Cavaliere Giorgio Vasari, pittore - architetto aretino sopra le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel palazzo di loro altezze serenissime con 10 illustriss. ed eccellentiss. Signore D. Francesco Medici allora principe di Firenze insieme con la invenzione della pittura da lui cominciata nella cupola

DEL 
V 
A SAR 
1. 
G. Egli si sarebbe fatto torto a quest'opera, anzi era un troncargli la vita 
a mezzo il corso. Qui comincia, Signor Principe mio, l'origine di Casa 
Medici: Giovanni, detto Bicci, padre di Cosimo, è ritratto dal naturale 
in questa medaglia, sotto alla storia di Santi Bentivogli: Cosimo suo fi¬ 
gliuolo, e Lorenzo suo fratello sono qua dirimpetto sotto la storia, dove 
Cosimo rimunera i virtuosi, che ha cosi aria di grande. 
Questo debbe esser quello, che dividendosi da Cosimo, abitò nella casa 
vecchia, dove ne viene la discendenza del Signor Giovanni avolo mio. 
G. V. E. l'ha detto. In questi altri due tondi sono i due figliuoli di Cosi¬ 
mo; in uno è Piero, che è sotto la storia, dove Cosimo va allo esilio, 
che fu congiunto con la Lucrezia de'Tornabuoni, che ne nacque il Magni- 
fico Lorenzo, e Giuliano; quest'altro, che è sotto, dove si fabbrica San 
Lorenzo, è Giovanni suo fratello pur figliuolo di Cosimo, il quale mori 
giovane senza figliuoli, che per moglie ebbe la Cornelia delli Alessandri. 
P. Lo sapeva; ma questa impresa del Falcone, che tiene il diamante, che 
fantasia fu? e quest'altra del Falcone, che muda, sapetelo voi? 
G. Io ho inteso, che il mudare fu il ritorno di Cosimo, il quale mutò pen¬ 
ne, cioè volontà per esser volubile nel suo ritorno verso gli amici suoi, e 
nemici; che ne furon messe tre nel diamante, di colore una bianca, l’al- 
tra rossa, e verde l’altra da Lorenzo vecchio suo figliuolo, mostrando alli 
amici, e al prossimo, che avendo sperato, e avuto fede, erano rimunerati 
dallo amore, e dalla doppia carità di Lorenzo suo sigliuolo. 
P. Io credo, che la ſtia cosi; ma voi avete bene osservato una cosa, che 
mi piace, che avete fatto in questa stanza oltre a queste imprese in 
questi angoli l'arme delle otto palle, che usava Cosimo, che è accompa- 
gnata con queste grottesche piene di figure, e fanno parere, oltre alla ric- 
chezza dell'oro, e delli stucchi, questa stanza ricchissima. 
G. Non se le conveniva manco; ora ci resta a mostrarvi sotto questi angoli, do- 
ve sono queste virtù, queste storie di cammei a proposito di queste figure. 
P. lo non ci aveva considerato; or ditemi quello, che elle sono. 
G. Volentieri; queste prime sotto la Prudenza sono le Grazie, che fanno bel- 
la Venere, e prudentemente con lo specchio l'acconciano, e l’adornano, e 
la lavano; e sotto la Fortezza si fanno in quello ovato lungo Cittadelle, 
e si murano luoghi forti; sotto l'Astuzia sono gli alchimisti, e gl'indovini, 
e geometri, che misurano figure; sotto l'Ardire sono gl'inventori delle na- 
vi, che nell'acqua si sperimentano; sotto la Diligenza sono orefici, minia¬ 
tori, e oriolai, che conducono le diligenti opere loro; e sotto la Religione 
Sacerdoti plebei antichi, che fanno sacrifizio al nome del grande Iddio; 
alla Eternità sono scultori, che fanno le memorie con le statue a' posteri; 
e alla Fama sono gli scrittori, che scrivono storie, gli astrologi, e i poeti, 
e gli altri studenti; volendo concludere, che tutte queste virtù, e arti sono 
state favorite, e adoperate, e rimunerate da Cosimo de' Medici; e qui fi- 
nisce l'ordine delle invenzioni di questa camera. 
P. Certamente che ella mi piace, e me ne satisfò assai; or seguitiamo l'or- 
dine nostro; non volendo star piu in questa, possiamo passare a questa al- 
tra camera, che segue. 
GIOR¬
	        
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