DEL
VASARI.
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P. Tutto ho inteso; ma incominciate un poco a dichiararmi, per che conto voi
fate nutrire Giove a queste Ninfe, e da questa capra, e guardato da questo
pastore, con questa quercia dietro; che proprietà ha col Duca mio Signore:
G. V. E. sà, come dissi nella castrazione del Cielo, le Ninse esser nate di
Re; qui sono le due potenze attribuite a Giove, che la Sapienza è fatta per
Melissa, e Amaltea per la Provvidenza nutrice del Duca nostro, che l’una,
conversa in Ape, gli va stillando in bocca il mele celeste, denotando, che
tutti i lacci del Mondo anno da Melista la Sapienza; Amaltea, che è la
Provvidenza divina, trae dalla capra la sustanza del latte della carità per
nutrirlo, il quale esce dalla Capra animale caldissimo, e d'ogni tempo ab-
bondante, e purgato da' semi tristi; e cosi come per il benefizio degno d'ob.
bligo, che ricevè Giove da questa capra, giudicandolo degno di sempiterna
memoria, messe la sua imagine in Cielo fra le quarant'otto Celesti, aggiu-
gnendoci a questa capra dal mezzo in dietro la forma d’una coda di pe-
sce, destinandola nel Zodiaco fra i dodici segni di quello, con la benignità
di sette stelle sopra le corna, le quali denotano i sette spiriti di Dio, che
anno cura del Duca, e per le tre virtù Teologiche, e le quattro Morali,
che egli ama tanto, dandogli la Carità verso il prossimo, la Fede nel com-
mercio delli uomini, la Speranza che ha nel grande Dio, poi la Fortezza
contro i nemici, la Giustizia in coloro, che escono con la mala vita fuora
delle leggi, la Temperanza, e la Prudenza nel governo de' suoi popoli, e
a queste stelle inclinano i sette pianeti, cosi sono fautrici alle sette arti li.
berali, delle quali si diletta tanto S. E.
P. Mi piace, ma perchè lo figurò cosi tutta capra prima, e mezzo pesce poi?
G. Perchè il mese di Novembre è quello, che lascia tutta la calidità della
ſtate, e piglia tutta l'umidità del verno, che il caldo, e il secco resta nel-
la capra, e l'umido, e il freddo nel pesce, e gli anno dato nome di Ca-
pricorno, segno appropriato dalli Astrologi alla grandezza de'Principi Illu-
stri, e ascendente loro; come su di Augusto, cosi è ancora del Duca Co-
simo noſtro, con le medesime sette stelle; e cosi come egli oprò, che Au-
guſto fusse Monarca di tutto il mondo, cosi giornalmente si vede operare
in S. E. che lo ingrandisce, e lo accresce, che poco gli manca a esser Re
di Toscana, e ne seguita, che contro il pensiero, o la volontà di qualcu-
no fu fatto Duca di Fiorenza, e non solo questo segno, o animale si ado.
però, ma tutte le quarant'otto imagini del Cielo vi concorsono, che mol-
to acconciamente si può riferirle a' quarant otto Cittadini, che lo elessono
dopo la morte del Duca Alessandro Principe, e Duca di Fiorenza,
P. Significati grandissimi, e miracoli del grande Dio, ma perchè non dite
niente di quel Pastore, e dell'albero della quercia?
G. Il Pastore è figurato per il buon Principe, il quale ha cura de' suci po-
poli, che ſieno bene guidati, e governati; e come il Pastor buono difende
da' lupi li suoi greggi, cosi da' falsi giudici, e da' cattivi uomini difende i
suoi popoli questo Principe. Della quercia dissi, che era per la Fortezza
che oggi questo Principe ha tutto lo Stato suo fortissimo, e lo fa di gior-
no in giorno più, e come in Giove fu, che provvide a quelli, che vive-
vano di ghiande, il grano, cosi ha provvisto a noi, che viviamo oggi con
tante