Full text: Vasari, Giorgio: Ragionamenti del Signor Cavaliere Giorgio Vasari, pittore - architetto aretino sopra le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel palazzo di loro altezze serenissime con 10 illustriss. ed eccellentiss. Signore D. Francesco Medici allora principe di Firenze insieme con la invenzione della pittura da lui cominciata nella cupola

RAGIONAMENTI 
tre cose non solo da conciarle la testa, ma tutto il resto; l'altra mette 
acque odorifere nella conca per lavarla, e farla più bella, significando, che 
senza le grazie di Dio, e doni le cose, che escono delle mani nostre, non 
possono mai essere accette alli uomini, nè alla Maestà Sua, se la carità, 
che è la prima, non li acconcia il capo, con l’amore riscaldandolo, e 
col buono giudizio; e la speranza non ci fa vedere la chiarezza nello 
specchio della prudenza, e il torto della vita nostra nelle male operazioni; 
e la fede, che maneggia l'acqua del Battesimo sacrosanto, non ci tenga 
fermi a camminare per le obbligazioni, che promettiamo alla Santa Chiesa, 
di rinunziare a Satanasso, e alle sue pompe, e fermamente credere nel ma- 
gno, e giusto Dio: questo è il significato suo, e quanto contiene la pro. 
prietà di questa Venere. 
P. Quei due tondi di sotto, in quei portelli, che in uno è quella femmina, 
che vola con quello scudo imbracciato, e quello stimolo in mano, e quel- 
l'altra è la dovizia: 
G. Questa è la sollecitudine, e quella la dovizia, come ha detto V. E.; la solle- 
citudine è madre dell' abbondanza in chi spedisce le faccende; che denota 
che questo scrittojo è fabbricato per attender a quelle; or passiamo alla 
quarta camera, ove sono le cose di Giove. 
P. Passiamo, che oggi è un giorno, che essendo caldo, è da comperarlo a 
denari contanti a fare un opera simile a questa; ma non ci è se non un 
male, che sò, che ragionando, tutto vi fo affaticare la lingua, e la me- 
moria. 
G. Non si affatica la memoria, poichè io ho innanzi le cose, di che io ra¬ 
giono, che viene a essere un poco meglio, che la locale; mi incresce bene 
di V. E., che potreste sedere in parte ch'io ragiono, e non vi stracchereste. 
P. Io non posso straccarmi, perchè sono tante le cose, che ora mi volto ad 
una, e ora ad un’ altra; e la varietà delle storie, e i suoi significati, e la 
vaghezza de' colori mi fanno passare il tempo, che io non me ne accorgo. 
G. Orsù passiamo oltre, che veggiamo quel che segue in quest'altra camera, 
che Sò, che qui ci è da dire più che nell'altre. 
GIOR¬
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.

powered by Goobi viewer