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VASARI.
moglie, che aveva partorito un putto chiamato Trittolemo, e cercavano
di balia; Cerere se li offerse di nutrirlo, e le su dato; volendo Cerere fa-
re allievo immortale, alle volte col latte divino il nutriva, e la notte lo
poneva nelle fiamme del fuoco celeste, e oltre a modo il fanciullo cre-
sceva; maravigliandosi di tal cosa il Padre, volse segretamente di notte ve-
dere quel che faceva la balia; cosi vedendolo incendere col fuoco, si cac-
ciò a gridare; onde Cerere lo sece morire. L'altro panno è quando ella
consegna, e dona a Trittolemo il dono eterno di potere distribuire a po-
poli, e fare abbondanza, dandoli la carretta guidata da’ serpenti, e poi riem-
piere la terra di biade, che fu il primo inventore dell'aratro.
Lunga storia, e bella certo è questa; ma ditemi l'interpretazione sua, che
avete passato tutta la ſtanza senza applicazione alcuna.
G. I significati sono assai, ma dirò brevemente. Cerere fu moglie del Re Si-
cano, e Regina di Cicilia, dotata d’ingegno raro, la quale veggendo, che
gli uomini per quella Isola vivevano di ghiande, e di pomi salvatichi, e
senza nessuna legge, su quella, che trovò l'agricolture, e li strumenti da la.
vorar la terra, e che insegnasse partire a gli uomini i terreni, e che si abi-
tasse insieme nelle capanne: Intendendo io per ciò la coltivazione, e lo stu-
dio fatto da S. E. nella Provincia di Pisa, dove ha levato le paludi, affos-
sando i luoghi, facendo fiumi, e argini, e cavandone de' luoghi bassi l'acqua
con li stromenti atti a ciò; ha insegnato a lavorar la terra, el fatto abita¬
re a'popoli, dove non solevano, intieme alle ville, facendo fertili, e abbon-
danti i luoghi, che prima erano spinosi, macchiosi, e salvatichi; e non so-
lo nel dominio di Pisa, ma nell'Isola dell' Elba ha fatto il medesimo con
lo aver murato case, e mulini, e fatto comodità , e utili inverso gli abi-
tatori grandissimi, beneficando quel paese, e altri vicini, con tante como-
dità. Proserpina rapita da Plutone intendo che ella sia le biade, e’ semi
gittati di Novembre ne'campi, i quali stanno sei mesi rapiti da Plutone nell
inferno, cioè sotto la terra; e se la temperanza del Cielo non fa operazio-
ne in quelli, non possono maturarsi, se non per lo accrescimento del calore
del Sole; laonde se le comodità a quei popoli, che lavorano in quel
paesi aspri, non fussono state date dal Duca nostro, e col calor del suo
favore non fussono state riscaldate, non le condurrebbono a perfezione. Il
cercare col carro, tirato da'serpenti di Proserpina, non è altro, che il con-
tinuo pensare, e con la prudenza cercare per gli altrui paesi di condurre
di continuo de' luoghi fertili le biade nel suo dominio per salute pubblica
de'popoli, e per abbondanza della sua Città. La Vergine Aretusa, che gli
moſtra la cinta, sono i cari, e fedelissimi suoi Cittadini, che li mostrano
sempre la verità, e non il falso, come fanno per contrario i. rei, e mali-
gni uomini. Elettra sua nutrice si lamenta del ratto di Proserpina; questi
sono i servitori fedeli, che nelle avversità si dolgono del male, e nelle fe-
licità si allegrano del bene. Trittolemo allevato da Cerere col latte divi-
no, e suoco eterno inceso, quest è V. E. insieme con i vostri Illustrissimi
Fratelli, nati, e creati per ordine divino, e per i governi delle Città, e
de' popoli, di notte, e con latte divino nutriti, e col suoco della carità in-
cesi, per esser fatti immortali in eterno. Il donare di Cerere il carro a
Tritto¬