Full text: Vasari, Giorgio: Ragionamenti del Signor Cavaliere Giorgio Vasari, pittore - architetto aretino sopra le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel palazzo di loro altezze serenissime con 10 illustriss. ed eccellentiss. Signore D. Francesco Medici allora principe di Firenze insieme con la invenzione della pittura da lui cominciata nella cupola

DEL 
VASARI. 
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G. Voi dite la verità; ora siamo al fine del palco, e del fregio. 
P. Ci resta solo a ragionare de’panni d’arazzo, di che avete fatto i cartoni. 
G. In questo primo panno è quando Saturno innamorato di Fillira, e usan- 
do seco gli abbracciamenti di Venere, fù sopraggiunto da Opi sua moglie, 
e per non esser trovato in peccato si trasformò Saturno in Cavallo, che 
poi di lei ne nacque Chirone Centauro, che dal mezzo in sù era uomo, e 
dal mezzo indietro Cavallo, al quale la gran Teti raccomanda Achille tan- 
ciullo, il quale egli nutri, e allevò mirabilmente. 
P. Ditemi il suo signisicato. 
G. Il far nascere Chirone di Fillira, perchè ammaestri Achille consegnato¬ 
li da Teti, si potrebbe applicare a' gravi pensieri, che muovono il Duca no- 
stro in fare, che V. E. sia con diligenza ammaestrata da uomini degni, 
e pieni di dottrina, e amaestramenti-buoni, perchè avendo a governare i 
popoli del vostro dominio, vi è necessario sapere infinite cose, ancorchè io 
sappia, che ne sapete assai, vivendosi oggi più con simulazione, e inganni, 
che con altri modi; acciò Teti uscita dell'onde faticose, la quale fece in- 
segnare all'astuto Achille il saper vivere, faccia il medesimo V. E. 
E anche per me ci è qualcosa? tutto è buono imparare; ora ci resta quest 
altro trionfo: or finite. 
G. Questo è il Trionfo di Saturno, il quale è tirato da due serpenti, e sopra 
il carro ha in su'cantoni a sedere i figliuoli; l’uno è, il Serpentario col ser- 
pe in mano, che si mangia la coda; nell' altro è Vesta vergine bellissima 
con una fiamma in mano; l'altro è Pico Re, che fù da Circe converso in 
uccello chiamato Pico; l'altra è Croni sua figliuola; appiè del carro, fra le 
ruote, sono i quattro tempi dell'Anno consumati, e distrutti da Saturno; 
innanzi al carro è la Vita nostra, che fugge in aria, e dietro volando con 
la falce gli corre la morte; quaggiù sono le Parche; l'ultima taglia il filo 
della vita nostra. 
P. Il Significato suo arò caro intendere. 
G. Questo è il Padre Saturno, cioè il Tempo, che d'ognuno trionfa, con- 
sumando ogni vita, ma non già cosi ogni memoria; avendo la falce in ma. 
no, mostra l'arme, con le quali ha tagliato le vie alle difficultà. Ha an- 
cora seco il Serpentario suo figliuolo, il quale ha segnati gli anni del prin. 
cipato del Duca tutti pieni di cose grandi, e di vittorie ottenute in bene- 
fizio comune; e Vesta vergine, infiammata col fuoco della Carità capo d' 
ogni sua azione, lo accompagna nel trionfo di Pico suo figliuolo trasfor¬ 
mato in uccello da Circe, e avendo domo le cose terrene, e gl'inganni, 
vola nel Cielo con le penne delli scrittori; e Croni con le cronache, che 
hà in mano, registra ne gli annali i gesti gloriosi, per lasciare a quelli che 
nascono le grandezze fatte da lui. Le quattro stagioni, consumate a piè del 
Carro, moſtrano, che non ha perdonato a occasione, che sia venuta d'o- 
gni tempo, per accrescere, magnificare, e ingrandire questa Illustre Casa, 
riducendola a quella suprema altezza, che oggi noi vediamo col fine dell' 
ultima Parca. 
P. Certamente ch'io mi contento assai, e credo anche, che chi sentirà que- 
ſte invenzioni, vedrà, che avete faticato l'ingegno, e la memoria. Ora 
poi
	        
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