Full text: Vasari, Giorgio: Ragionamenti del Signor Cavaliere Giorgio Vasari, pittore - architetto aretino sopra le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel palazzo di loro altezze serenissime con 10 illustriss. ed eccellentiss. Signore D. Francesco Medici allora principe di Firenze insieme con la invenzione della pittura da lui cominciata nella cupola

RAGIONAMENT 
G. La Clemenza, che è la quarta, è attribuita alla detta prima Intelligenza, 
la quale apparisce maggiore, quanto più si estende in unir tutte le cose 
create, e però l'ho figurata ignuda, e più bella che ho possuto, spremen 
do a ſe ſtessa le poppe, e schizzando latte per nutrimento di tutte le co- 
se animate. 
P. Oh quanto mi piace questa storia; dite sù. 
G. Persuadendomi, che la quinta sia la Grazia, la quale è infusa in tutte 
le cose, però ho fatto quella donna, che ha quel vaso grande, che lo ro. 
vescia in giù, pieno di gioje, denari, vasi d’oro, e d'argento, collane, e 
grandezze temporali, come Corone da Imperadori, e Re, da Principi, da 
Duchi, Potestadi, Capitani, Generali, e scettri, e altre dignità 
P. Ditemi, mi par vedere il Tosone dell'Imperadore; e quei fiori che signifi. 
cano? 
G. Per le virtù, le quali sempre odorarono, e sempre parson belle. Il Toso- 
ne di Carlo Quinto s'è fatto, perchè, oltre a tante dignità, che da que- 
sta Grazia di Dio son venute in Casa Medici, che l'anno illustrata, per 
li Generalati delli eserciti, per le Corone Ducali, per Cappelli di Cardi. 
nali, e per le Corone Reali, e i Regni Pontificali, mostra, che anche il 
Duca nostro Sua Maestà l'ha ornato meritamente di questo Segno per la 
sua fedeltà d'animo, e di forze grandi. Vede V. E. quella femmina, che 
si leva dalla faccia quel velo, e che è ornata più di tutte, e hà intorno 
al capo tanti raggi Solari? 
P. Veggo 
G. Quella è l'ornamento del Cielo. 
P. E quella femmina, che vola in aria mezzo ignuda, che ha in mano quel- 
cle Corone di lauro, e quelle palme, per chi l'avete fatta? 
G. Per la settima Potenza, che è il Trionfo, che arei potuto far carri trion. 
fali, ma il poco spazio non me l'hà concesso, e però hò fatto questa figu. 
ra sola. Seguita l'ottava, che è la confessione della lode, che sono quelle 
figure ginocchioni, che alzano le mani verso la corona, e mostrano con fe- 
de confessare riverentemente la lode sua. 
P. Certamente che questo è uno intessuto molto bello, e molto bene imma- 
ginato. 
G. Quella Pietra lunga, sù la quale posano tutte le figure già dette, è finta 
per il Firmamento, che più apertamente non l'arei saputa figurare, che 
è la nona Potenza del Cielo. 
P. Sta bene; ma ditemi un poco, che significa quello Appamondo cosi gran- 
de nel mezzo della storia, con le sfere del Cielo, e col Zodiaco con i 
dodici segni in mezzo, posato anch'egli in sù la pietra, o firmamento 
ch'io ve l'abbia sentito chiamare, e che hà sopra quello scettro? 
G. Quello è fatto per il Regno, che è la decima e ultima Potenza, e lo 
scettro è del comandare a tutti i Viventi; e questo è quanto alla storia del 
quadro di mezzo. 
P. Questa invenzione mi piace certamente; ma ditemi, io veggo dentro a 
quella sfera grande la palla, che è messa per la Terra, e Saturno, che 
con quella mano, che abbassa, e che tiene la Falce, tocca nel Zodiaco 
il segno del Capricorno, che significa?
	        
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