Full text: Vasari, Giorgio: Ragionamenti del Signor Cavaliere Giorgio Vasari, pittore - architetto aretino sopra le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel palazzo di loro altezze serenissime con 10 illustriss. ed eccellentiss. Signore D. Francesco Medici allora principe di Firenze insieme con la invenzione della pittura da lui cominciata nella cupola

DE 
I 
VASARI. 
P. Comincio già a scorgere parte della materia; ma per vostra fè di grazia 
ditemi un poco che cosa è questa; che è in questo quadro grande di mez- 
zo, dove io veggo tante femine ignude, e vestite? 
1 
G. Questa è la castrazione del Cielo fatta da Saturno. Dicono questi antichi 
poeti (se ben noi favellando di creazione tutto attribujamo a Dio) che a- 
vanti alla creazione del mondo, mentre era il caos, deliberandosi di crea- 
re il mondo, ſparse i semi di tutte le cose da generarsi, e poichè gli e- 
lementi furono tutti ripieni di detti semi, il mondo si generò, ed ebbe sua 
perfezione. Ordinato il Cielo, e gli elementi, fu creato Saturno, che dal 
girar del Cielo si misura, il qual Saturno castrò il Cielo, e gli tagliò i 
genitali. 
P. Benissimo, seguitate. 
G. Quel Vecchione adunque ignudo a giacere con quello aspetto sereno si 
canuto è figurato per il Cielo; quell'altro vecchio ritto, ché volta le spal- 
le, e con la falce gira, è Saturno, il quale taglia con essa i genitali al 
Padre Cielo per gettarli nel mare. 
P. Fermate un poco, che vuole significare questo tagliarli i genitali, e git- 
tarli nel mare? 
G. Significa, che tagliando il calore come forma, e cascando nella umidità 
del mare come materia, su cagione della generazione delle cose terrene 
caduche, e corruttibili, e mortali, generando Venere di spuma marina. 
P. Passiamo pure innanzi; questo coro di figure; che circondano questo Cie¬ 
lo, e questo Saturno, diffiniteci di grazia che cosa sono: 
G. Queste sono le dieci potenze, o gli attributi, che alcuni danno alla pri- 
ma intelligenza, che realmente concorsono alla creazione dell'universo. 
P. Mi piace; ma non anno nomi? veggo pur loro intorno, e in mano co- 
se, che debbono avere significato. 
G. Anno significato Signore, e anno nomi, e più nomi hà una cosa sola, 
e chi l'ha descritta in un modo, e chi l'ha dipinta in un'altro, e chi 
più, e chi meno oscura; ma io hò cerco farle per essere inteso più fa- 
cili, riservando la dottrina loro. 
P. Incominciamo un poco; quella cinta, o corona, ch'è nel più elevato luo- 
go, che cosa è? 
G. LE. V. l'ha chiamata per nome; quella è quella corona, che alcuni fi- 
lososi mettono per la prima delle potenze attribuita a questo Dio, che è 
quel fonte senza fondo abbondantissimo in tutti i secoli; però l'hò fatta 
grande, e abbondante, e ricca di pietre, e di perle. 
P. Sta benissimo. Quello Scultore, che fa quelle statue, e quelle Città, Pae- 
si, e coſe simili, che coſa è? 
G. E' figurato per la possibilità di creare tutte le cose; e perchè questo se- 
gue con sapienza; e provvidenza, la med sima hô messo in aria volando, 
che significa la provvidenza d'esso Dio nell'infondere lo ſpirito a tutte le 
cose create, e però soffia in quelle statue, che V E vede, e quelle del 
color della terra pigliano quello di carne, che rizzandosi mostrano da esso 
aver la vita. 
P. Seguitate. 
G. La
	        
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