Full text: Vasari, Giorgio: Ragionamenti del Signor Cavaliere Giorgio Vasari, pittore - architetto aretino sopra le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel palazzo di loro altezze serenissime con 10 illustriss. ed eccellentiss. Signore D. Francesco Medici allora principe di Firenze insieme con la invenzione della pittura da lui cominciata nella cupola

DEL 
VASARI. 
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P. Non mi pare, che da questa parte abbiamo lassato cosa alcuna; però po 
trete andar seguitando, dove a voi pare sia meglio; e annoverando i qua 
dri veggo, che di quaranta solamente ne abbiamo veduti nove. 
G. Se paresse a V. E. andare dall'altra testa verso il sale, seguiteremmo l’or- 
dine delle Città, e quartieri; oltre che ci sbrigheremmo di vedere queste 
teste; e in questa passeggiata riposeremo un poco il capo, e dubito non 
dia fastidio a V. E. 
P. Voi dite il vero: ma il diletto, ch'io ne piglio, è molto maggiore del di- 
sagio; però con vostro comodo potrete seguitare 
G. In quest' altro tondo di mezzo grande sono due altri caporioni armati 
fatti per due quartieri; e ho finto la medesima prospettiva, che ne gli al- 
tri due dichiarati; che per essere una cosa medesima, mi pareva male il 
variare. Il caporione dunque a mano destra l’ho fatto per San Giovanni 
facendoli nello scudo, che ha a’ piedi, il ritratto del tempio del medesimo 
San Giovanni in campo azzurro, e sopra il capo sono li gonfaloni del suo 
quartière, tenuti similmente da quattro putti, nell'uno de quali è un lione 
d’oro, nel secondo un drago verde, nel terzo le chiavi, e nell' ultimo il 
vajo. 
P. Quest'altro caporione deve essere il quartière di Santa Maria Novella, pe- 
rò dite quanto vi occorre insieme con la dichiarazione de' suoi gonfaloni 
G. Nello scudo è un sole in campo azzurro insegna di detto quartiere, so- 
pra del quale sono li suoi quattro gonfaloni tenuti similmente da putti, 
la vipera è nel primo, nel secondo l’unicorno, nel terzo un lion rosso, 
nel quarto, e ultimo un lion bianco. 
P. Gli veggo benissimo tutti, e per non variare avete similmente fatto il lio- 
ne, che sostiene gli scudi, come faceste nelli altri quartieri; or veniamo 
alla dichiarazione de' luoghi sottoposti al quartière di San Giovanni, dove 
credo abbiate fatto per la prima Fiesole, si per l'arme, come anco per le 
lettere, che dicono: FESULAE IN PARTEM URBIS ADSCITAE. 
G. Quest’ è Fiesole ritratta al naturale con il suo Mugnone fiume a' piedi 
che ha il suo corno pieno di frutti, e ho fatto una diana cacciatrice, che 
tiene lo stendardo entrovi una luna di color celeste, insegna antica di quel- 
la Città, e nello scudo diviso mezzo bianco, e mezzo rosso è l’arme di 
quella Comunità, e qua accanto ho fatto Atlante converso in pietra, per 
esser quel paese copioso e di massi, e di cave, e in aria ho fatto il putto 
con il pastorale mostrando, che ancorchè non vi sia piu Città, nondime. 
no vi è rimasto il Vescovado. 
P. Piacemi assai: ma qui allato, dove non veggo putto, che tenga pastora. 
le, che castello, o paese ci fate voi, che le lettere mi par che dicano 
FLAMINIA NOSTRAE DITIONIS. 
G. Questa, Signore, è la Romagna, dove ho ritratto la Terra di Castrocaro 
al naturale, e il Savio fiume con il corno pieno di frutti per l’abbon 
danza di quel paese, e vi ho di piu fatto una Bellona armata, e focosa 
con un flagello in mano sanguinoso, dimostrando la gente ardita, e risolu- 
ta di quel paese; e quella, che tiene lo stendardo entrovi una croce rossa 
è una Flaminia, e similmente ha a'piedi uno scudo entrovi una simil cro 
ce insegna di Castrocaro. 
P. In-
	        
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