DEL
VASARI.
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P. Non mi pare, che da questa parte abbiamo lassato cosa alcuna; però po
trete andar seguitando, dove a voi pare sia meglio; e annoverando i qua
dri veggo, che di quaranta solamente ne abbiamo veduti nove.
G. Se paresse a V. E. andare dall'altra testa verso il sale, seguiteremmo l’or-
dine delle Città, e quartieri; oltre che ci sbrigheremmo di vedere queste
teste; e in questa passeggiata riposeremo un poco il capo, e dubito non
dia fastidio a V. E.
P. Voi dite il vero: ma il diletto, ch'io ne piglio, è molto maggiore del di-
sagio; però con vostro comodo potrete seguitare
G. In quest' altro tondo di mezzo grande sono due altri caporioni armati
fatti per due quartieri; e ho finto la medesima prospettiva, che ne gli al-
tri due dichiarati; che per essere una cosa medesima, mi pareva male il
variare. Il caporione dunque a mano destra l’ho fatto per San Giovanni
facendoli nello scudo, che ha a’ piedi, il ritratto del tempio del medesimo
San Giovanni in campo azzurro, e sopra il capo sono li gonfaloni del suo
quartière, tenuti similmente da quattro putti, nell'uno de quali è un lione
d’oro, nel secondo un drago verde, nel terzo le chiavi, e nell' ultimo il
vajo.
P. Quest'altro caporione deve essere il quartière di Santa Maria Novella, pe-
rò dite quanto vi occorre insieme con la dichiarazione de' suoi gonfaloni
G. Nello scudo è un sole in campo azzurro insegna di detto quartiere, so-
pra del quale sono li suoi quattro gonfaloni tenuti similmente da putti,
la vipera è nel primo, nel secondo l’unicorno, nel terzo un lion rosso,
nel quarto, e ultimo un lion bianco.
P. Gli veggo benissimo tutti, e per non variare avete similmente fatto il lio-
ne, che sostiene gli scudi, come faceste nelli altri quartieri; or veniamo
alla dichiarazione de' luoghi sottoposti al quartière di San Giovanni, dove
credo abbiate fatto per la prima Fiesole, si per l'arme, come anco per le
lettere, che dicono: FESULAE IN PARTEM URBIS ADSCITAE.
G. Quest’ è Fiesole ritratta al naturale con il suo Mugnone fiume a' piedi
che ha il suo corno pieno di frutti, e ho fatto una diana cacciatrice, che
tiene lo stendardo entrovi una luna di color celeste, insegna antica di quel-
la Città, e nello scudo diviso mezzo bianco, e mezzo rosso è l’arme di
quella Comunità, e qua accanto ho fatto Atlante converso in pietra, per
esser quel paese copioso e di massi, e di cave, e in aria ho fatto il putto
con il pastorale mostrando, che ancorchè non vi sia piu Città, nondime.
no vi è rimasto il Vescovado.
P. Piacemi assai: ma qui allato, dove non veggo putto, che tenga pastora.
le, che castello, o paese ci fate voi, che le lettere mi par che dicano
FLAMINIA NOSTRAE DITIONIS.
G. Questa, Signore, è la Romagna, dove ho ritratto la Terra di Castrocaro
al naturale, e il Savio fiume con il corno pieno di frutti per l’abbon
danza di quel paese, e vi ho di piu fatto una Bellona armata, e focosa
con un flagello in mano sanguinoso, dimostrando la gente ardita, e risolu-
ta di quel paese; e quella, che tiene lo stendardo entrovi una croce rossa
è una Flaminia, e similmente ha a'piedi uno scudo entrovi una simil cro
ce insegna di Castrocaro.
P. In-