Full text: Vasari, Giorgio: Ragionamenti del Signor Cavaliere Giorgio Vasari, pittore - architetto aretino sopra le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel palazzo di loro altezze serenissime con 10 illustriss. ed eccellentiss. Signore D. Francesco Medici allora principe di Firenze insieme con la invenzione della pittura da lui cominciata nella cupola

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Giovanni Stocchi dalla porta alla Croce) come pratichi artieri su fatto fa- 
re una sorte di ferri, i quali ficcavano con scarpelli nel masso, e acco. 
modando ad essi legature di suni, facendo con legni ponti da una altezza 
all'altra, mettendo poi scale di ponte in ponte, faceva tal comodità, che 
si andava di mano in mano infino in cima al Sasso per una dirupata la 
piu difficile, e piu scoscesa, e tenuta piu forte da loro, e però era 
men guardata. 
P. E' ella quella verso di noi, dove io veggo i ponti, i ferri, le scale, e co- 
loro, che montano in alto? 
G. Signor si, per la quale andati parecchi giorai Bastiano, e Giovanni sen- 
za essere mai scoperti, e non sapendo questo loro lavoro altro che il Rica- 
soli in segreto, questi quando su tempo sece raunare in San Francesco tut- 
ti i Capitani, e Connestabili, che furono il Capitano Jacopo Corso, il 
Signor Francesco dal Monte santa Maria Colonnello, Meo da Castiglione 
Perotto Corso, il Guicciardini, Messer Donato da Sarzana, il Capitano 
Piero, e Morgante dal Borgo a San Sepolcro, il Mancino da Citerna, 
Giannino del Conte, e altri Connestabili, proponendo loro, se per loro 
virtù, e forza d'armi s' espugnasse questa Rocca difficilissima, quanto ono. 
re ne acquistarebbono, e utile, e fama immortale al nome Italiano; nè 
bisognò molto dire, che arditamente promessono o di pigliarla, o: di la- 
sciarvi la vita. Scelti adunque per ciascun capo venti uomini valorosi, Te 
destri, acciò quando fusse tempo al Commissario di servirsi di loro fussinc 
in ordine, si condussono al Sasso nell'oscurità della notte tutti li stromen- 
ti da salire, avendo fatto dare ordine il Commissario, che intorno al Sasso 
fussero la mattina cinquanta archibusieri, e lo soccorressino per levar le 
velette d'attorno; e piantati dove scopriva il Sasso assai moschetti, sagri, 
falconetti, e colubrine, che avevano in campo, acciò battessino per tutto 
il Sasso, altri pezzi grossi da batteria ne piantarono fra que' gabbioni, che 
V. E. vede, acciò non potesse andare scorrendo nessuno di San Leo per 
il monte a fare alcuna scoperta: durò questo modo di fare non solamente 
tutto il giorno, e la notte, ma era durato ancora parecchi giorni innan- 
zi, tanto che il Lunedi sera, che su a' 15. di Settembre nel 1517. al tra- 
montare del Sole furono chiamati nella Chiesa tuttici soldati, che avevano 
a andare, e furono inanimiti dal Commissario Ricasoli con parole molto 
a proposito in servizio de' soldati, e in onor della casa de Medici; e con 
ſicure, e larghissime parole promise dar loro in preda tutta la roba de' ni- 
mici, e che potessino far taglia ne' prigioni, che pigliayano. 
P. Gran risoluzione de' soldati, e ottima provvidenza del Commissario. 
G. Partiti adunque i Capitani, e tutti i soldati di San Francesco, che era gia 
notte con un tempo oscurissimo, pieno di pioggia, di lampi,di baleni, e 
di tuoni, che a pena si potevano reggere i soldati in piede, cosiga poco 
a poco quando sei, e quando ottoosi accostarono tutti al Sasso, tanto che 
a' tre ore di notte vi furon condotti segretissimamente. 
P. Il campo non aveva fatto provvisione alcuna in questo mezzo? 
G. Signore, nel campo era ritornato Jacopo Corso, il Colonnello Signor Fran- 
cesco dal Monte, e il Colonnello Meo da Castiglione per mettere in ordi- 
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