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per esser la maggior parte di essi Ghibellini, at
taccarono il fatto d’arme incontro a Monte Ro-
bolini, e combattendo vigorosamente, il Popolo
di Firenze restò superiore, avendo cacciati i Pi¬
stolesi infino alle mura della Città, con grande
uccisione, e non piccol numero di prigioni. Tor-
nata l'Oste vittoriosa a Firenze, costrinse di par-
tirsi della Città tutti i Ghibellini, prendendo in
compagnia del Governo quelli, che erano di Par-
te Guelfa, i quali per segno di nuova fortuna
cambiarono la divisa della loro Insegna, mutan-
do il Giglio bianco del Campo vermiglio, in Gi¬
glio vermiglio posto nel Campo bianco. A que¬
sto alluder volle il Poeta Dante, quando con-
chiuse con gl'infrascritti versi il ragionamento
che seco avea fatto Cacciaguida, del quale egli
poetando scrisse d’ aver trovata l’ ombra nel
Cielo di Marte.
Con queste genti, e con altre con esse
Vid io Firenze in si fatto riposo
Che non avea cagione onde piangesse.
Con queste genti vid io glorioso,
E giusto l popol Juo, tanto che ’l Giglio
Non era ad asta mai posto a ritroso,
Ne per division fatto vermiglio.
I Ghibellini mantennero però il Giglio bian-
co, e vi aggiunsero ancora l'Aquila Nera Impe-
riale con due teste: quindi l'Aquila dal predet-
to Divino Poeta, che di Guelfo era divenuto Ghi-
bellino, appellata venne ora il Santo Uccello, ora
lUccello di Dio.
Le parole LIBERTAS che formano la quar-
ta