Dal fin qui detto si rileva, che il Vasari
parla sempre del cartone, e non già della ese
guita pittura. Noi siamo d’ opinione, che que-
sta non ebbe effetto per le gran vicende acca-
dute nel governo, non trovandosi memoria che
Michelagnolo la dipignesse; molto più ci confer-
miamo in questa opinione, supponendo che il
Vasari nella restaurazione e ingrandimento della
Sala non avrebbe fatta guastare una tanta eccel-
lente pittura, ma bensi fatto servire il proprio
ornato all' opera del Buonarroti, di cui sempre
parlò col massimo rispetto, e ne ammirò alta-
mente i lavori.
Abbiamo veduto, come il Savonarola fu la
causa della costruzione di questa Sala, che ser-
vir doveva per il Gran Consiglio; conviene ora
sapere che morto Fra Girolamo si andò raffred-
dando il furor popolare, e giunse a segno, che
dopo il 1512., nel qual tempo furono rimessi i
Medici in Firenze, il popolo non ebbe più par-
te, o pochissima nel Governo, ed in conse-
guenza si dismesse il Consiglio de mille, e non
andò più in uso la Sala del medesimo; anzi que-
sta vasta Stanza servi per farvi de Casotti di
legname, ove stavano de' Soldati aderenti a
Medici, come in Corpo di Guardia. Giunto 1'
anno 1527. i Medici soffersero la famosa cac¬
ciata, dovendo Ipolito, ed Alessandro partirsi
esiliati da Firenze; allora fu che il Popolo ri-
pristinar volle il Consiglio Grande, e per con-
seguenza far uso del Salone, che in momenti
fa ridotto all' antica forma. Il Varchi ci rac-
conta