Full text: Rastrelli, Modesto: Illustrazione istorica del Palazzo della Signoria detto inoggi il Palazzo Vecchio

doveva essere di mille Cittadini netti di Spec- 
chio, e per avere un tal numero fu stabilito 
dovere essere i Cittadini duemila dugento netti 
di specchio. Ognun vede, che per contenere 
questo numero di Persone non volevavi una pic- 
cola stanza. Il precitato Nerli seguita a dire: 
„ Che in quel tempo murossi la Sala grande 
sopra la Dogana per uso, e comodità di esso Con- 
siglio, con tanta prestezza, e sollecitudine, che 
pareva certamente che fosse vero quello, che 
ne diceva il Savonarola : che gli Angioli in quell' 
opera si esercitassero in luogo de muratori, ed 
operai, perchè più presto fosse finita. , 
Da quanto scrivon» gli Istorici, convien 
paſsare ora alla narrativa di tal costruzione e 
sposta dal Vasari nella Vita del Cronaca Archi- 
tetto Fiorentino. „Ne medesimi tempi (egli 
dice ) 1495. (dovendosi fare per consiglio di 
Fra Girolamo Savonarola la gran Sala del Con- 
ſiglio nel Palazzo della Signoria di Firenze, ne 
fu preso parere con Lionardo da Vinci, Miche- 
lagnolo Buonarroti, ancorchè giovanetto, Giu- 
liano da San Gallo, Baccio d'Agnolo, e Simo- 
ne del Pollajolo detto il Cronaca. Costoro dun- 
que dopo molte dispute dierono ordine d’accor- 
do, che la Sala si facesse in quel modo che 
ella è stata, insino che si è a giorni nostri qua- 
si rinnovata; e di tutta l'opera su dato il ca- 
rico al Cronaca, come ingegnoso, e amico di 
Fra Girolamo; ed egli la condusse con molta 
prestezza e diligenza, e particolarmente mostrò 
bellissimo ingegno nel fare il tetto, per essere 
l'edi¬
	        
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