quella ove davano udienza: se vogliam credere
all' Ammirato, su nel 1452. che si venne a ta
risoluzione: ecco le sue parole. „ Sotto il Gon-
falonierato di Francesco Orlandi, per onor pub-
blico si vinse, che una Sala grande per lo Con-
siglio far si dovesse, conosciuto per isperienza
che dopo la venuta di tanti Cittadiui, i quali
di Venezia, e di Napoli erano stati cacciati,
quel luogo ove prima ragunar si solevano, non
era di tante genti capevole. , Possiamo dunque
ſtabilire, che la prima epoca della Sala del Con-
siglio fu la predetta; ma il suo totale accresci-
mento, e la sua grandiosa forma la riconosce a
tempi del famoso Savonarola, che a qualunque
coſto volle stabilire lo stato popolare in Firen-
ze: il fatto possiamo rilevarlo da' Commentari
del Nerli all' Anno 1494., e 1495. Egli dice,
che il Savonarola non lasciava nelle sue Predi¬
che di persuadere al Popolo il Governo Popo¬
lare, e largo; detestava l’autorità de' pochi, e
fa tanto animoso, e tanta autorità si guadagnò
nel Popolo, che egli ardi predicando di dire:
Che Dio voleva cosi, e che per Divina volon-
tà si doveva fondare e creare il Consiglio Gran-
de, affermando di essere stato in Cielo Amba-
sciatore de' Fiorentini, e che Cristo si era fatto
Re particolare del Popolo Fiorentino. Ne av-
venne dunque, che la nuova Balla de Venti
renunziò il Magistrato, e la Signoria visto che
Fra Girolamo conduceva a sua voglia il Popolo,
ordinò il Consiglio Maggiore, e il Governo Po-
polare. Questo Consiglio al dire dell'Ammirato
do¬