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siglio, e ordine di Arnolfo di Lapo, chiaro,
famoso Architetto di quei tempi. ,,
(3) Papa Eugenio IV. che fuggi da Roma
travestito da Monaco, con tre suoi Compagni
il di 5. di Giugno del 1434. giunse a Livorno
il di 12. dello stesso mese: era allora Gonfalo-
niere di Giustizia Aldobrandino Aldobrandini
che avendo intesa tal nuova, adunò consiglio,
e col consenso della Repubblica furono spediti
incontanente a Pisa otto Cittadini per riceverlo,
i quali furono il Cavaliere Francesco Castellani,
il Dottore Carlo Federighi, Agnolo Pandolfini,
Ridolfo Peruzzi, Bartolommeo Ridolfi, Andrea
Rondinelli, Agnolo Vettori, e Piero Brunelle-
schi.
(4) Dopo la rotta data a Pisani l'Anno 1364.
fu ordinato dalla Repubblica, che l'entrata dell
Esercito vincitore, e dei Prigioni fosse fatta
solennemente. Suonarono dunque tutte le cam-
pane, ed essendosi il popolo congregato, ed oc-
cupate le vie, le finestre, e i tetti di ogni ca¬
sa che corrispondeva sulle Contrade per dove
paſsar dovevano, giunse l’Esercito dalla Porta a
San Friano, ed i prigionieri sopra quarantaquat-
tro carra stretti e stivati a guisa di mercanzia,
e per maggior vilipendio su fatro pagare ogni
Pisano la gabella di diciotto soldi: furono poi
rinchiusi nelle pubbliche prigioni, e condannati
a far quel Tetto nella Piazza de' Priori (ora
detta del Gran Duca) che è chiamata la Loggia
o Tetto de' Pisani.
(5) I dodici Ambasciatori, che si trovarono
a Ro