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sette suggelli: da parte vi è un' Altare sopra il
quale arde una vittima; dall' altra vi è il Ca-
mauro, e sopra lo Spirito Santo.
In altra Storia è Cosimo a sedere, al quale
son presentati Libri, Statue, Pitture, e Meda-
glie. Uno che è vestito di paonazzo, magro, c
grinzo con Libro in mano è Marsilio Ficino;
dietro a questo è l'Argilopolo, che introdusse la
lingua greca; quello in profilo allato al Ficino
è Mess. Paolo Toscanella, grandissimo Geome-
tra: il Frate che gli presenta quella Tavoletta
è Fra Giovanni Angelico, e quello Scultore che
presenta una Statua di bronzo è Luca della Rob-
bia. Vi è Donatello, Brunellesco, Fra Filippo,
Lorenzo Ghiberti, e Andrea del Castagno; quel
lontano col cappuccio è Pesello, che parla con
Paolo Uccello.
In due angoli di questa Storia son due Fem-
mine; una è l'Eternità con una torcia in mano,
con anticaglie a' piedi, libri, ed armi; l'altra è
la Fama con l'ali aperte con due trombe, una di
fuoco, l'altra d’oro, a cavallo sopra la palla del
Mondo; la veste piena di lingue, e vicino un
troncone d'albero secco pieno di cicale.
Sotto alle Storie poi sono alcune Meda-
glie. Sotto a quella di Santi Bentivogli è Gio-
vanni di Bicci Padre di Cosimo: sotto dove Cosi-
mo rimunera i Virtuosi è Cosimo medesimo, e
Lorenzo suo Fratello: sotto dove Cosimo và in
esilio è Piero di Cosimo, Marito di Lucrezia
Tornabuoni; sotto la Fabbrica di S. Lorenzo è
Giovanni di Cosimo, che mori senza figli, ed
ebbe