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stile, senza bendar loro gli occhi, o legar le ma-
ni subirono la morte, essendo stato l'ultimo il Sa-
vonarola; dopo di che restando appesi fu dato
fuoco alla sottoposta massa di legna, e vennero
tutti inceneriti.
CAPITOLO X.
Statue, e Termini che sono avanti alla Porta
del Palazzo.
Ue grandiose, e gigantesche Statue forma-
oun ornato magnifico a questa Porta: la
prima di esse è il David del Divino Michelagno-
lo Buonarroti; l'altra è l'Ercole che uccide Cac-
co, del Cav. Baccio Bandinelli. Parlando della
prima, fu fatta dal Buonarroti nella giovine età
di anni 29., e la sua rara abilità si dimostrò
maggiormente, stantechè era un lavoro già prin-
cipiato da un tal Maestro Simone da Fiesole, il
quale aveva ideato di fare un gigante che dove-
va servire per l’Opera di Santa Maria del Fio¬
re; ma questo pezzo di marmo mal concio in ap-
parenza, e straziato, su dallo stesso Maestro Si-
mone posto in abbandono, e cosi stette per mol-
ti anni. Michelangiolo vedutolo, ed esaminata
attentamente l'attitudine datagli ed i fori fatti-
vi, credè poter cavare dal medesimo una ragio-
nevol figura: chiestolo dunque agli Operai, ed
al Soderini, che era Gonfaloniere della Repub-
blica, gli fu facilmente conceduto: fatto il mo¬
dello di cera, finse in quello un David giovane
con una frombola in mano; quindi cominciò a
lavorare nell' Opera di S. Maria del Fiore, e
non volle che nessuno lo vedesse fino all'ultimo
del
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