XXXII.
Dopo si cospicui Prodigi operati da
questa eccelsa Madre di tutte le Gra-
zie, e Celeste Dispensatrice del Buon
Consiglio vi confesso, cortese Lettore
che per me non mi stancherei di più ri-
ferirvene, se la promessa di una breve
narrativa giustamente non mi arrestasse,
e se l'altrui semplicità, e per dir forse
weglio trascuratezza di molti non ci te-
nesse ancora privi delle certe notizie, e
dell'autentiche più degne delle molte più
dispensate beneficenze; che allora si avrei
ampia materia di dimostrarvi, quanto
questa Madre delle Misericordie si sia
dimostrata in questi nostri tempi liberale
di sue beneficenze, non solo verso de
Fiorentini, quanto verso tutte l’ altre
Città della nostra Toscana, la quale ora-
mai in tutte le sue parti ha preso a ve-
nerare, ed invocare la Vergine del Buon
Consiglio. Date solamente, se cosi vi
piace, uno sguardo fedele alle molte di-
pinte Tavolette, ai Voti d’argento che
per i Templi di ciascuna Città, Castello,
e Terra avanti alle Sacre sue Immagini si
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