come suol seguire nell' affezioni scorbu¬
tiche: Niente dirò della violenta inna-
turale pulsazione dell' arterie carotidi,
della difficoltà del respiro, dell'acerbe
ſtrettezze di petto, dei dolori aſpriſsimi
di reni, del grandissimo gelo nell' estre¬
mità, e tal volta dell' inquietissimo ca-
lore, i quali mali tutti la fecero gemere
per si lungo tempo in ſtato cosi misera¬
bile, e che in appresso le cagionarono
febbri più riſentite, e dolori di capo più
gagliardi, i quali l'impedivano di poter
più vedere alcuna sorte di luce.
Non fu trascurato in tutto questo
tempo dall' attenta perizia de Sigg. Me¬
dici curanti di porre in pratica tutti gli
ajuti, e rimedi che lor seppe fuggerire
l'Arte Medica, e l'esperienza, per alleg.
gerirle almeno l'afflizione di tanti ma
li, giacchè disperavano di poterla perfet-
tamente guarire. Ma fu, tutto vanamen
te provato; sicche le visite de Medici
ſervivano più per compaſsionare l'infer-
ma, che per sollevarla in quei suoi in-
vecchiati incomodi, laſciatala ora mai
alla disposizione della Divina Provvi-
denza.
Udi¬