Chiesa di S. Croce.
FIRENZE.
stesso.-
Gli ornamenti della porta sono di GIOVANNI CASA-
GLIA.
— I bassorilievi delle altre due porte sono di SARROCCHI
e ZOcCHi; gli ornamenti, di GIUSTi e MarI. — Il Cam-
panile fu ricostrutto nel 1847 da BACCANI.
Interno. — La chiesa ha forma di croce latina; è lunga m. 116,47 e
larga m. 38,45 Le tre navate sono divise da 14 pilastri di forma otta¬
gona. Vasari (1566) ebbe anche qui come a S. Maria Novella l’infelice
adea di cancellare gli affreschi di GIOTTO, GADDI e d’ORCAGNA, ri¬
messi in luce però in questi ultimi tempi, e guastò l’armonia della
costruzione, collocando, per ordine di Cosimo I, degli altari alle pareti
laterali. — Il disegno della *Deposizione, nel rosone sopra la Porta
Maggiore, è di GHIBERTI. — A destra della Porta baggiore è il Mo-
numento a Giov. Battista Niccolini, dello scultore PIO FEDE (1883).-
*S. Lodovico, statua in bronzo di DONATELLO. — Nella navata a de¬
stra, fra il 1.° e il 2.° altare: * Mausoleo di Michelangelo, m. 1564,
eretto dietro disegni del VASARI, nel 1570, a spese di Leonardo Buo-
narroti; il duca pagó i blocchi di marmo. Il busto di Michelangelo è
opera di BATTISTA LORENZI, che fece anche la statua della Pittura,
mentre quella della scultura è di CIOLI, quella dell’*Architettura di
GIOVANNI BANDINI DELL’OPERA. — Al pilastro a sinistra è sepolto
Francesco Neri, ucciso in Duomo per la Congiura dei Pazzi (1478). Di¬
sopra; un bassorilievo in marmo raffigurante la Vergine del latte, di
ANTONIO ROSSELLINO. — Sul 2.° altare: Cristo che porta la Croce,
di VASARI. — II Monumento di Dante è opera moderna. Ne é autore
STEFANO RICCI (1829), e fu innalzato per sottoscrizione pubblica. Vi
si leggono le parole: Onorate l’altissimo poeta. Disotto al sarcofago
« la dedica che ricorda come si s’a tentato tre volte invano di eri¬
gere un monumento. (La salma di Dante è a Ravenna.) — Dopo il
3.° altare: * Monumento sepolcrale di Alfieri (m. 1803), del CANOVA,
che lo scolpi per commissione della contessa Albani-Stolberg, amica
del defunto (1810).
Al pilastro a sinistra: *Pulpito in marmo, or¬
nato di cinque bassorilievi raffiguranti la storia dell’Ordine dei Fran-
cescani, e *cinque statuette, capolavoro di BENEDETTO DA MAIANO
(1470). — Segue a destra: Cenotafio di Niccolò Machiavelli, celebre
segretario della Repubblica fiorentina (m. 1527), di INNOCENZO SPI¬
NAzzI (1787) coll’iscrizione: Tanto nomini nullum par elogium. —
Dopo l’altare: Monumento sepolcrale dell’abate Luigi Lanzi (1810),
autore della Storia della pittura italiana. — L’affresco: I SS. Gio¬
vanni e Francesco, è attribuito ad ANDREA DEL CASTAGNO (1430).-
In un tabernacolo: *L’Annunciazione; disopra: due angeli in legno,
di DONATELLO. — II Cenotafio di Leonardo Bruni, aretino, anch’egli
segretario della Repubblica fiorentina (m. 1444), di ANTONIO ROSSEL-
LINO. La Vergine in alto è ascritta ad ANDREA DEL VERROCCHIO. Qui
vicino furono deposte nel 1837 le ceneri del celebre compositore Gioac-
chino Rossini, nato a Pesaro e morto a Parigi. — In fondo alla na¬
rata: Monumento del fisico Leopoldo Nobili, di L. VENEZIANO. Al pila-
stro a sinistra: Statua del senatore Vincenzo Alberti, di SANTARELLI.
Nel braccio laterale a destra: Monumento del principe Corsini dei
Neri (m. 1859 a Londra), erettogli per decreto pubblico, da FANTAC-
CHIOTTI. — La seguente Cappella del Ss. Sacramento, o dei Castel-
lani, è tutta ornata dagli * affreschi di AGNOLO GADDI, e raffigurano:
a destra, scene della vita dei SS. Niccolò e Giovanni Battista; a si¬
nistra: dei SS. Antonio e Giovanni Evangelista. — All’ ingresso a
destra: Martirio di S. Barbara. — Sulla vólta: I quattro Evangelisti
ed i quattro Dottori della Chiesa. (Questi affreschi dipinti nel 1380,
erano tra quelli cancellati dal Vasari, e furono scoperti soltanto
nel 1870.) — Alla parete sinistra: *Monumento sepolcrale della con-
tessa Albani-Stolberg (m. 1824), di GIOVANNOZZI. Le figure sono di