Full text: Firenze e suoi dintorni

Museo Nazionate. 
FIRENZE. 
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1859 cominciarono le opere di ristauro del Palazzo sotto la¬ 
direzione di MAzZEI, e furono terminate nel 1865. Da allora, 
divenne: * Museo Nazionale. Fu formato con oggetti tolti 
al Palazzo Vecchio, alla Galleria degli Uffizi, al Palazzo Pitti, 
on doni e prestiti di privati, e va sempre arricchendo le sue 
sale di cose pregevoli, o trovate nell’allargare le vie od acqui- 
state, o trasportate da altri luoghi, o regalate. Perciò una 
esatta descrizione del Museo è ancora impossibile, perchè 
tutti gli oggetti non sono ancora bene classificati ed al loro 
posto. 
L’ingresso al Museo costa L. 1. E aperto nella settimana dalle 10 
alle 4 ed alla domenica (gratis) dalle 11 alle 2 e mezza. 
Interno. — Si entra nel grandioso Cortile circondato da tre lati da 
arcate sostenute da pilastri ottagoni. Il grande scalone conduce ai 
piani superiori. La sala a pianterreno (a destra della scala) contiene 
una ricca collezione di armi ed armature. — Armatura dei Medici, opera 
di GIAN BOLOGNA. — Nella 2.* vetrina : elmo e scudo, bellissimo la¬ 
voro di MoLA.— Un altro * scudo di BENVENUTO CELLINI, ed un terzo- 
di GIAN BOLOGNA. — Nella 3.* vetrina : ricca collezione di spade, ecc.- 
La vetrina in mezzo della sala contiene armi Persiane e Tartare. — 
Un grosso cannone collo stemma dei Medici e la testa di S. Paolo. — 
Le armature dei soldati di Giovanni dalle Bande Nere; alabarde, pic¬ 
che, fucili, ecc., ecc. — Nella sala dirimpetto: Un leone, di DONA¬ 
TELLo. — Un lavabo del 1500; la porta del palazzo Pazzi, dello stesso. 
- La Madonna, S. Pietro e S. Paolo, di PAOLO DI GIOVANNI (1300). — 
Diverse statuette di NICOLó PISANO. — Due Sarcofaghi; ecc., ecc. — 
Sotto il loggiato sono gli stemmi dei quartieri e sestieri di Firenze, 
una vasca, di DONATELLO. — Un festone da palazzo in ferro, di SE- 
RAFINI (1600). — Una vasca in porfido, ecc., ecc. 
Sullo Scalone, gli stemmi dei Podestà. 
Primo piano. Vestibolo. Due campane (1670), di GIO. MARIA CENNI. — 
Un’ altra di BARTOLOMEO PISANO (1249). 
Sala. Le fatiche d’Ercole, di V. RoSSI. — Davide, di DONATELLO. 
— L’Onore che vince l’ Inganno. di V. DANTI. — * 11 Trionfo raffigu¬ 
rato da un giovane che vince un vecchio, di MICHELANGELO. Questo 
gruppo, non terminato, era probabilmente destinato ad ornare il mo- 
numento di Papa Giulio II. — * Adone morente, di MICHELANGELO. 
Busto di Cosimo I, di V. DANTI. 
— La Virtù che trionfa del Vizio, di 
GIAN BOLOGNA. — * Bacco inebbriato, di MICELANGELO. L’artista. 
scolpi questa celebre statua a 22 anni per lacopo Galli di Roma. — 
Adamo ed Eva, di BACCIO BANDINELLI. — * Dieci bassorilievi, di LUCA 
DELLA ROBBIA raffiguranti fanciulli che giuocano, ballano e cantano, or¬ 
dinati per l’organo del Duomo. —* 
Quattro bassorilievi, di DONATELLO. 
Il Sala. Mobili e cristalli del 1600. — Un gruppo in cera, la morte 
di Gesù, di ZUMBO. 
III Sala (del Duca d’Atene). Nella prima e seconda vetrina, superbe 
maioliche delle fabbriche di Urbino e di Gubbio (1500), fra le quali: 
l’incendio di Troia, di ORAZIO FONTANA (1520). I1 martirio di S. 
Cecilia di GUIDO DA CASTELDURANTE (1528) ed altre con disegni della 
Scuola di Raffaello. — Un calice di Venezia, con smalti che rappre 
sentano il trionfo della Giustizia (1400). — Terza vetrina: Maioliche e- 
porcellane di diverse epoche. Negli scaffali intorno alla sala : una col 
lezione di maioliche di Faenza. — Due vasi di serpentino toscano, — 
Due quadri in mosaico del 1400. — Due smalti di Limoges del 1600. — 
Il camino é stato restaurato come era nel XIV secolo. — Tre gradin 
conducono alla
	        
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