Full text: Landini, Placido: Istoria dell'Oratorio di S. Maria del Bigallo e della venerabile Compagnia della Misericordia della città di Firenze

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Ufizio reſtano esenti dall'efser solleciti nel loro giorno al suono 
della Campana. Venendo passati ancora dalla nominata Compa- 
gnia tali emolumenti agli altri Ufiziali, come pure riconosce An¬ 
tonio Bellandi Campanaio del Duomo per tali solennità di una 
candela di once tre, e dei panellini, e i moccoli nel giorno 
di S. Tobia, e per la Solennità de' Defunti. 
Tutti i malati che averanno ricevuto il benefizio da essa 
vengono descritti nei libri di uscita esistenti nell' Archivio della 
medeſima per esserli ſtato paſſato, e portato al letto ai Capi di 
Guardia soldi 15., e ai Giornanti 10. il giorno, fino che il so¬ 
pradderto medico gli fa l'attreſtato della loro malattia di averli 
trovato la febbre, e parimente dalla detta Compagnia ogni quat- 
tro mesi vien fatta l'estrazione a sorte per uno dei sei Capitani 
che riseggono nel Magistrato per una sola dote da conferirsi a una 
fanciulla in somma di scudi sei da levarsi tal danaro dai frutti di 
luoghi di Monte di pietà, laſciati dal fu Bartolommeo dell' Ancisa 
Tintore di seta, come per suo testamento, rogato da Ser Bar- 
tolommeo da Barberino, esistente nel pubblico Archivio nel 
suo Protocollo III. Il sopradescritto Cerpo del numero 72. che 
viene notato nella sopranominata Cartella, essendo, e do¬ 
vendo sempre l'essere composto di varie Classe di persone, cioè 
di numero 10. Prelati, 20. Sacerdoti, 14. Gentiluomini, e numero 
28. Artisti, dovendo i medesimi Gentiluomini pagare ogni anno 
la Taſſa alla Compagnia di lire due, e soldi due, e gli altri re¬ 
ſtano esenti di tal gravezza quali vengono dipartiti negl' Ufizi, 
e Giorni per il buon Regolamento, dell' Esercizio nella Misericor- 
dia a forma del Capitolo primo. 
In altro armadio vicino alla detta Porta, vi si conservano ol¬ 
tre gli Arredi Sacri, altre cose preziose, cioè una Croce d'argento 
d' altezzą più di braccia uno quale dietro alla medeſima vi è l'Arme 
dell' Arte della Lana da qualche Secolo già passato stata fatta, 
quale vien posta, quando fa bisogno sopra una Banda di Veluto ne- 
ro, con Gallone d'Oro attorno, dono stato fatto alla Compa¬ 
gnia dal fu Sig. Domenico Loi Giornante l'anno 1766.; quale 
in occasione di accompagnare i Cadaveri dei Capi di Guardia, e 
Giornanti alla Sepoltura viene inalberata, come pure il giorno di 
S. Tobbia per la Benedizione delle Sepolture viene messa fuori in 
tali occorrenze; vi si conservano di più in detto Armadio due 
prezioſe Reliquie dono anch' eſso fatto alla Compagnia da Monsi- 
gnor Alessandro de' Medici l'anno 1580., come ancora al- 
cuni pochi di Argenti per uso della detta Compagnia, tra1 
quali
	        
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