Full text: Landini, Placido: Istoria dell'Oratorio di S. Maria del Bigallo e della venerabile Compagnia della Misericordia della città di Firenze

in quel circa, quando segui nella Città di Roma la prima stre¬ 
pitoſa invenzione del Corpo di S. Cecilia, la quale in una visio- 
ne al Papa Pasquale I. gli scuopri il luogo di sua sepoltura, che 
dal Pontefice stesso fu ridotta ad una insigne Basilica; della 
quale invenzione, e fondazione fattasi celebre, e pubblica la fa- 
ma i Fiorentini non tardarono ad imitare secondo il loro costume 
la divozione de’Romani in dedicare nel primo cerchio tal Chiesa al 
culto di questa Santa. All'altre antichita corrispondono gli onori 
goduti da questa Chiesa, poichè in un Libro delle Riformagioni si leg¬ 
ge, che la Signoria veniva insieme co' Magistrati all’offerta nella Fe¬ 
ſta della Santa, e che talvolta eran vi state farte le radunanze pubbli- 
che. TTra tanti onori, che aveva avuto questa Chiesa ebbe le sue di- 
sgrazie nell'anno 1304. per opera di Ser Neri Abati, il quale procurò 
un incendio con la distruzione di molte case, come descrive l'Am- 
mirato. Fu indi la medesima dalla Repubblica rifabbricata, ma dipoi 
ancora l'anno 1341. corse un altro pericolo di essere demolita d'or- 
dine del Duca di Atene, avendo egli in concetto di volere ampliare 
la Piazza, e la ſtrada in faccia al Palazzo della Signoria, donde 
al dire di Giorgio Vasari nella Vita di Andrea Pisano detto Duca 
voleva vedere senza intoppo la Via Romana, ed il Mercato: ma 
quel che tentò non ottenne. L'anno poi 1367. fecero altrettanto 
i Fiorentini per ampliare la Piazza dei Signori, buttando a terra la 
Caſa , e la Chiesa, riedificandola per la terza volta, e capovoltando- 
la e aprendone la porta sulla Piazza de' Malaspini Finalmente nell 
anno 1627. il Rev. Sig. Priore Giovanni Bongianni, per grazia ot- 
tenne dal Granduca Ferdinando II. con l’aiuto de’ popolani di nuo- 
vo rivoltare la Chiesa riaprendo la porta sulla Piazza del Gran- 
duca, la quale non fu terminata prima dell' anno 1641. Questa 
dopo alcuni anni venne riabbellita, come si vede, dal Rev. Sig. Prio¬ 
re Giuseppe Stefanini, ed al presente ritiene sotto di se 158. ani- 
me, che abitano nelle seguenti Vie del suo Popolo. 
Piazza del Granduca. Piazza de’ Maleſpini. Via Vacchereccia. 
Via Calimaruzza. 
CHIE¬
	        
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