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zole, sotto il di primo Novem. 1371., che è in detto Archivio: cartella n. 124.
Bindo di Lapo del Benino, che, per godere la conversazione di si
santi Monaci, dimorava nel predetto Monastero, li donò tutti i suoi libri.
e masserizie; e coll'assenso di Fra Bartolo Priore di Pisa , e Ammiraglio di
Rodi di quell'Ordine militare, la sua casa vicino al Monastero; e con
volontà di Leonarda consorte lire 1200. sopra la Bottega di Lana di Fran-
cesco Bocchi. Costitui poi suoi eredi universali Pietro, e Stefano suoi fi¬
gli ; come costa dal Contratto rogato da Ser Dionisio di Ser Giovanni Tic-
ci da S. Donato in Poggio sotto il di 4. Feb. 1373.: cartella num. 6. Tel¬
lino di Dino , e Luvisa sua consorte del Popolo di S. Paolo li donò una ca-
sa, posta sopra Porta S. Maria, dove Bardo di Corso faceva arte di Seta,
e tutte le possessioni , che aveva a S. Quirico, a Legnaia, a S. Pietro a
Monticelli, con condizione , che sia dota del suo Altare di S. Giob, al
quale ogni giorno , eccetto la Settimana S., si celebri una Messa, e si ten-
ga di , e notte la Lampana accesa , e si facciano due Anniversarj per l'Ani-
me loro ogni anno , e la Festa della Conversione di S. Paolo. Lasciò altri
beni a Suor Vangelista figlia di Tellino Dini, Monaca in S. Maria del Fio-
re presso a Firenze, detto di Lapo ; come costa dal suo Testamento, rogato
da Ser Giovanni di Andrea da Linari Cittadino, e Notaro Fiorentino, sot-
to il di 23. Feb. 1381. : cartella num. 157. La predetta casa Don Giovan-
ni la diede per 5. anni a Giovanni di Lapo Corsi , e a Domenico suo nipo¬
te Setajoli per fiorini 50. d’oro . Rogò il predetto Notaro sotto il di 17.
Maggio 1382.: cartella num. 158. Vanni di Metti del Popolo di S. Felici¬
ta li donò fiorini 70. d’oro con patto , che ogni anno si facesse un’Anniver-
sario per l'Anima sua ; e gli eredi dessero fiorini 4. d'oro per esso . Costitul
suoi eredi universali Bartolomeo, e Paolo figli, e morendo questi ab inte¬
stato senza figli maschi, o femine , costitui eredi Don Pietro , e Don Ro¬
mualdo suoi figli, Monaci di questo Monastero; e in caso questi fossero
morti, o non potessero accettare eredità, subentri il predetto Monastero;
come si ricava dal suo Testamento , rogato da Ser Luca di Francesco da
Firenze Cittadino, e Notaro Fiorentino, sotto il di 25.Novemb. 1374.
Sandra di Gingo Marsilj, consorte di Cherardo di Bonaguida del Po-
polo di S. Pietro maggiore li donò fiorini 25. d’oro , e la quinta parte di
un podere nel Popolo di S. Lionardo in Arcetri. Suoi eredi universali co¬
stitui Lorenzo figlio, e Luvisa di Tingo sua sorella; come si vede dal suo
Teſtamento , rogato da Ser Francesco di Giovanni Ciai da Pulicciano sotto
il di 21. Settembre 1374. Il detto Lorenzo, morta la madre , e Luvisa Zia,
cadde nell’eresia de' Fraticelli , e perciò da Fra Niccolò Caccini Fiorenti-
no, Inquisitore Generale fu sentenziato come Eretico Scismatico, e confi-
scato tutto il suo . L’anno 1386. fu il detto podere comprato dalla Came-
ra Fiscale da Angiolo Ricoveri, il quale poi lo cedè a Barduccio di Cec-
chino il di 28. Marzo 1394., che diede la quinta parte a questo Monaste-
ro: cartella num. 353.
Lorenzo di Guadagno del Popolo di S. Michele Bisdomini li donò fio-
rini 25. d'oro . Costitui suoi eredi universali Paolo , e Cristoforo figli sotto
la tutela di Caterina d'Amadore sua consorte; come si vede dal suo Testa-
mento