della Santiss. Nunliata.
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Giouanni Fieschi risana d' vna mortalissima stoccato
per fauore conceßigli da MARIA Ver-
gine. Cap. XI.
Vanto ſieno i Fieſchi nella Città di
Genoua si per gradi ecclesiastici,
e si per valor d'arme, di tempo in
tempo stati, & ancor sieno famosi,
non è da farne menzione, notissi-
ma essendo la cosa. Di questo le¬
gnaggio nobilissimo fu Giouanni, Condottiere
talora delle Schiere di Filippo Duca di Milano. E
natagli occasione d’impiegar sue forze a danni
de' nimici in atto di combattère; tratto da quel-
l'impeto, che abbonda ne gli huomini coraggiosi,
a quanto per carico di vficio stimaua suo debito,
sopra d’vn feroce destriero mentre andaua tra-
scorrendo; porgeua con alte voci animo a suoi,
non meno che terrore a contrarij. Ma incauto di
guardarsi da chi con la spada veniuagli incontra
in quel ch'aperta tenea la bocca alle grida; con vna
punta fu dentro nel palato si aspramente inuesti¬
to, che toltogli il parlar di bocca, e datagli gran
temenza nel cuore; col cuore pregò la Signora del
Paradiso, da cui tante diuine pietà nella Nunzia¬
ta di Firenze si mostrauano, per iscampo di sua vi¬
ta, la quale certo era in breue andarne perduta.
Conciossiecosa che passando la ferita dietro dou'è
la nuca, impedite erano le strade all'operazioni
de gli spiriti naturali in quella tanto offesa parte.
Con