della Santiss. Nunliata.
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di esso Antonio ebbe conoscenza, quanto gradito
dalla Diuina Maestà sia ciascun Cristiano, il quale
della santissima Nunziata è diuoto. Et egli, a cui
fu dato la perduta vita racquistare, riconobbe con
apparente memoria il beneficio.
Colto in iscambio, e dato alla forca Michele; per mi¬
racolo s' ha indizio di sua innocenzia; e ne va
libero, Cap. VI.
ELLA coſa è in ciaschedun luo¬
go saper ben difendere sua ragio¬
ne, ma bellissima è da stimarsi, qui¬
ui ſaperlo fare, doue la necessità il
richieggia. Se cosi ſaputo auesse
vn certo Michele Moro; fino al
rischieuole passo del perder la vita ingiustamente
valicato non sarebbe: quando per cagione di sos¬
petto gran tempo fa, come reo vi fu condotto.
Et io non sò vedere se accidental vizio, o malua-
gità di costume spinga gli huomini si facilmente
alle false sospizioni, & allo 'ndouinar male de
prossimi cosi spesso. Andaua questo Michele,
partitosi da Feltro, verso Bolzan: Castello nella
Marca Triuigiana, popolato e ciuile molto; traffi¬
co non piccolo in certo tempo dell'anno in esso
auendoui. Mentre seguiua costui al suo cammi¬
no, gli venne veduto nel passare, vicino alla Tor-
re detta la Scala, vn huomo giacere in terra, mor¬
to di più punte di coltello: lo rimirò alquanto, e
seguen¬