Miracoli, e Grazie
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ne del la Nunziata di Firenze tenendo fissa la
mente, e con le voci d'vn breue parlare, rot-
to dal pianto inuocando Maria, e tuttauia, co¬
me indegno di quella morte in lei confidando; ab¬
baſſato a terra il petto, e la testa al mortalissimo
colpo quiui porgendo, se la senti dalla grauissima
Scure da se tutta diuidere; se non quanto pochissi¬
ma, e tenera pelle staccata non si era; e col versar
del suo ſangue in molta copia, prouò l'vltimo spac
cio. Nondimeno la misericordia di quella Rei¬
na de' Cieli da lui inuocata, non essendogli scarsa,
con mirabil grazia soccorrendolo, fece il collo già
già separato, in vn subito, mentre quella poca pel¬
le il feritore tagliar col coltello volea, ricongiugner
al proprio luogo del suo busto: si che riserrata la
ferita; non piu decollata, ma intera si lasciò vede¬
re del Condennato la persona. Pensi ciascuno, se
grande fu lo stupore ne'circostanti. Ma tale fu in
colui, che col graue colpo il feri, eccessiua la ma¬
rauiglia, che smarrito de' sensi, e confuso della
mente; a guisa di semiuiuo in dietro ne cadde.
Per lo che stati alquanto in silentio i soldati spetta¬
tori; tutti per cosi fatto Miracolo a viua voce al¬
zaron ad vn tratto le grida salua, salua: parendo
pur loro senza dubbio, che vscito dal grembo del
la morte quel legato, e dolente prigione meritas¬
ſe la vita. E senza indugio porre, accostatisi a lui,
scioltolo dalle funi, e come di peso quindi leuan¬
dolo viuo, e sano, e della presura libero; il fecero
franco. Fu noto per l'altissima nouità a chiunque
di