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Miracoli, e Grazie
li due Sponſalizij seguiti di que' giorni tra le Co¬
rone di Francia, e di Spagna. Aueua questo ge-
neroso Signore, d'artificij ingegnosi per lunga pra
tica molto intendente, fatto alzare nella piazza di
San Marco in Firenze vn Castello da combatter-
si : doue a gli occhi de gli spettatori quel finto ma¬
neggio di guerra, mescolato col subito, e vario
fiammeggiare de' lumi, e con la diuersità de gli ar-
tificiosi fuochi, circa le due hore della notte rese¬
ro vaga l’apparenza, e maesteuole la vaghezza:
attesoche era assai accompagnata dalla pompa, vi
s’adoprauan le forze, v’era distinto l'ordine,e sol-
lazzeuole il contraſto. Ma chi non sà , che per lo
popolo, più sempre curioso che esser si soglia di¬
screto, pericoli si corre ne gli spettacoli quasi tut¬
tauia? lo non rammento come l'anno duodecimo
dell'Imperio di Tiberio nella Città de' Fidentani,
lo Anfiteatro , stando'l popolo a veder giuochi di
Gladiatori, rouinasse, e 20000. persone vi peris¬
sero: ma dico spezialmente come ritrouandosi a
rimirar questo da me raccontato vn certo Anto¬
nio Burelli Modenese, in vn accidente mortalis¬
simo pericolò. Eraſi la ſteſſa mattina cantata la
Messa dal Nunzio del Papa, presenti le Serenissi¬
me Altezze, e li Magistrati della Città, con quella
maeſteuol solennita di muncne, di lumi, e di ciri¬
monie : le quali, oltr'al culto diuino, ene le ricer-
caua; per cotanto Sacerdote, e per cosi fatti Vdi¬
tori similmente si conueniua. Et essendosi a me¬
za la Messa scoperta la benedetta Immagine della
Nun¬