della Santiss. Nunziata.
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archibugi ben prouuisti ciascuno. Ma più acco¬
statosi allora Fabrizio, disse con voce quasi sde¬
gnosa, Cognata, fin qui auete voi poco tenuto con¬
to di questa mia Nipote, però intendo ora tener¬
ne io protezione : e con questo dire prese per vn
braccio la Donzella a se tirandola. Non tardò la
madre a prenderla per l'altro, & a se ritirarla, e con
più forza stretta tenerla. Et in quel modo che si
farebbe a stracciar vn panno, egli fieramente da
vn lato, & ella dall'altro, quasi a sbranar la preda
auessono, quanto poteuano il piu, con forza tira¬
uano. Intrepida faticaua in quell'atto la madre,
nè la prese spauento di due pistole presentatele al
petto da due compagni di Eabrizio. Il quale ac¬
cortosi che la forza dell'amor materno alla sua
forza resisteua, e preualeua; tratto fuori il pugna¬
le disse tutto turbato; se non lasci costei io ti fic¬
cherò questo pugnal nel petto. Alla presenza del
ferro, spauentata la dolorosa donna, lasciò (Dio
sà con qual cuore ) la sbigottita figliuola, la quale
presa con violenza, e posta à cauallo dinanzi ad
vn seruitore nomato Anton Francesco, lacrimosa
fu menata via. Ma la cagione di quaesto ratto debb'
io rattenermi di palesare, per temenza che paia
offesa il farlo? certo io non debbo, poiche la cu¬
pidigia del denaio non è tenuta a vergogna. La
cagione è, che erano 60000. scudi di eredità ad
essa Siluia: e per ciò volea in Francia Pabrizio,
fratel del padre di lei, già morto, per poter ne suoi
difetti adagiarsi, maritarla. Ora la sconsolata ma¬
dre,