Miracoli, e Grazie
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mo cagione . ) Non solo esente venne costui del
grauiſsimo duolo, senza che afflitti gli spiriti, ò di¬
storte le membra, ò perdute le forze, ò stempera¬
ti gli Interiori rimanessino nel maltrattargli la per
sona. anzi mentrechè a più oltre torturarlo seguir
si doueua; arriuò persona dauanti a colui, che la
giustizia esercitaua, dimostrandogli liquidamen¬
te, da chi il misfatto, a Mariotto opposto, fu com¬
messo. Venutosi dunque in cognizion del Colpe¬
uole , fu liberato lo Innocente : il quale senza più
attendere, andatone quanto prima a Fiorenza
diede aperto segno nella figura d’vna Immagine
a lui simile, di quale stata era sua innocenzia, qua¬
le il pericolo, e quale la liberazione, per essersi al-
la Nunziata raccomandato.
Caterina, tra le rovine fatte da vna Saetta, due vol-
te in poco spazio d'ora pericol indo, per l'aiuto
della NVNZIATA non resta offesa.
Cap. LII.
Ccade talora, che d'vn pericolo
fuggendo, in altro non minore s'in
cappi, sicome per vno strano, e
miracoloso nella nostra Città oc¬
corso accidente in Caterina mo¬
glie d'Antonio detto il Mancino da San Niccolò
ſe n'hà esempio. Era questa Donna nel letto cori-
catasi, e già venuto il giorno, ma turbato , e tutto
di pioggia tempeſtoſo, in su le dodici hore, il di
14. di