della Santiss. Nunziata.
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Mariotto di Martino del Piglia da Cortona posto al
martoro per falsa Accusa, si vota alla NVN¬
ZIATA, e non sente offendersi.
Cap. LI.
Ecita Plutarco ne' suoi Trattati
chiamati Opuscoli, che Pittagora
vietaua lo vccider gli animali man
sueti, e domestici, a cagione che si
assuefaceſsino gli huomini ne gli
animali bruti, à raffrenarsi dalla crudeltà. Nondi¬
meno e' vien conosciuto per isperienza, che nel
gaſtigare i delitti, egli è pietà con alcuni huomini
rei il farsi crudele. In questa guisa s'auuisò, non
sono ancora molt' anni passati, quel Giudice di
Giustizia, dauanti a cui fu posto per colpeuole vn
certo Mariotto di Martino del Piglia, sopranomi
nato Roncone, e natiuo della Città di Cortona.
posciachè non confessando costui di che imputa¬
to era; fu posto alla Corda, e fieramente contro
di lui procedendosi nel martoriarlo; con quindi¬
ci tratti ne fu collato, postigli pure i piedi ne
ceppi, e non senza aggiunto peso di piombo fatti
piu graui. Tuttauia esso malauuenturato, diriz¬
zato ogni affetto suo in chi regge, ordina, e dispo¬
ne le vmane cose; pregò con molta fidanza la Si¬
gnora degli Angioli, che, sicome innocentemen¬
te egli era posto al penare: cosi di non sentir dolo
re nella pena gli fosse concesso (oh liberalità di Co¬
lei, che partorito Dio fu di tutti li veri beni all'huo
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