MUSEO ARCHEOLOGICO.
La 7° sala appartiene pure al territorio di Chiusi: es
racchiude la collezione legata alla città di Firenze dal b
rone di Vagnonville nel 1875.
Galleria Lunese: qui i bassorilievi scoperti e riconoscit
dal prof. Milani, che stabilirono l’importanza di un’ arte d
corativa architettonica a figure in terra cotta presso gli Etr
schi: i frammenti trovati negli scavi di Sarzana appartengo.
al frontone di un tempio.
Altre sale rappresentano gli scavi di Talamone, di Faler
di Vulci.
Sono pure deposti al Museo gli avanzi preromani e roma
trovati recentemente nel sottosuolo di Firenze.
Primo piano. La porta a destra apre sulla galleria etr
sca, ma è meglio, per seguire un ordine un po’ cronologie
cominciare dall’altra parte, dopo aver traversato le sei sa
egiziane (v. più sopra):
1° sala etrusca: collezione di vasi in terra cotta detti bu
cheri, urne cinerarie, kélèbes per mescolarvi l’ acqua e il vin
delle epoche più antiche.
2« sala: splendida collezione di vasi neri.
Traversata la galleria dei vasi dipinti, le due sale d
bronzi etruschi sono del più alto interesse.
1a sala (degli arnesi).
* 2a la sala dei gran bronzi: non sono che tre, ma tutti
prim’ ordine : la Chimera, scoperta nei lavori per le fortific
zioni d’Arezzo verso il 1554 e dopo d’allora riconościuta con
uno dei bronzi più perfetti dell’ antichità: gli archeologi 1
hanno date interpretazioni assai diverse.
L’Oratore, modello di nobiltà e d’azione senza posa: ess
rivela l’epoca in cui l’Etruria era mezzo romanizzata: è sta-
scoperto a Sanguinetto vicino al lago di Perugia e comprat
da Cosimo I nel 1565.
La Minerva, scoperta presso Arezzo nel 1541 : simbolo
pace, porta lo scudo e l’elmo, ma senza lancia.
La lunga galleria dei vasi dipinti all’ estremità ha un
gran vetrina, la collezione degli oggetti scoperti in una tomb
a Chiusi nel 1880. — Cominciando dalla seconda vetrina, v
cino alla finestra, e facendo il giro della galleria, si può se
guire tutto lo sviluppo dell’arte etrusca nella pittura dei vi
sellami.
Nel centro il celebre *vaso François, scoperto nel 184
vicino a Chiusi.