FIESOLE.
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architettura esteriore (prima metà del secolo XIV): la veduta
è molto estesa sopra un paesaggio incomparabile.
Come ricordo di Fiesole si possono comprare graziosi e
capricciosi lavori di paglia che vi si fabbricano.
Sull’antica strada di Firenze una corta ma ripida salita
conduce alla chiesa e al convento di San Girolamo, che Co-
simo il Vecchio fece fabbricare su disegno di Michelozzo per
i frati Gerolomiti.
Il convento fu trasformato in villa, dopo il 1871 affittata
ai Gesuiti.
Un poco più in basso Cosimo, sempre servito da Miche-
lozzo, costrui la celebre villa Medici, dove Lorenzo il Magni-
fico riuniva spesso i letterati e i filosofi della sua Corte. — La
villa divenne più tardi dei Mozzi; la creazione di Michelozzo è
sparita sotto i restauri: ora essa appartiene all’inglese Spence,
che l’ha arricchita con pregevoli collezioni artistiche.
Scendendo ancora e prendendo la via a s., si è in due mi-
nuti a
Sant’Ansano, canonicato, oratorio e museo; il tutto è
una magnifica fondazione del canonico Bandini nel 1795.
Il piccolo museo è nella chiesa: Beato Angelico vi è rap-
presentato da due tavolette; il Botticelli dai quattro Trionfi
dell’Amore, della Castità, del Tempo, del Cristo. — Numerosi
lavori in terra cotta dei della Robbia.
Gran giro del Monte Ceceri.
La strada taglia il fianco boscoso del monte, guarda la
scura piccola valle del Sambre. Più in alto a d.
Castel di Poggio, molto pittoresco. Gli Alessandri, già
suoi proprietari, avevano in loro dominio tutta la collina: a
2 kil. scendendo, la chiesa di Vincigliata era come una di-
pendenza del
* Castello di Vincigliata, che appartenne agli Alessandri
dopo essere stato dei Bisdomini, e che nel 1855, affatto ab-
bandonato, era ridotto a pochi resti organici e a molte rovine.
In quel tempo il commendatore Temple-Leader, inglese,
essendosi stabilito a Firenze e avendo acquistati dei beni con-
siderevoli in quella parte della collina, cominciò a divertirsi