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monta l’edifizio, vedonsi le armi della Repubblica. Dei
due Termini in marmo ai lati della porta, quello fem¬
mina è del Bandinelli, l’altro del Rossi. Da quista porta
entrasi in un cortile, la cui elegante decorazione forma
un rilevante contrasto colla severità dell’esterno. Le co¬
lonne e gli ornati sono eseguiti da Michelozzo Michelozzi.
La fontana di porfido è disegnata da Vasari ed eseguita
dal Tadda; la piccola statua in bronzo è del Verrocchio.
Gruppo di Sansone e un filisteo di V. de' Rossi. La scala
a sinistra conduce al
SALONE DEL GRAN CONSIGLIO costruito nel 1495 dal Cro¬
naca, dietro le domande che ne avea fatto Savonarola
all’oggetto di convocarvi il gran consiglio. Fu ridotto allo
stato attuale da Vasari (1540). Il soffitto è adorno di di¬
pinti del Vasari rappresentanti i principali avvenimenti
della storia di Firenze e dei Medici. Del medesimo sono
gli affreschi di due pareti; ai quattro angoli sonovi quattro
dipinti su lavagna di Ligozzi, Cigoli e Passignano. Poi
havvi il
SALONE DEI DUECENTO, cosi detto perchè vi si riuniva
il consiglio dei duecento. Quindi l’appartamento di Leo¬
ne X, la Camera di Cosimo I, quella di Cosimo il vecchio,
quella di Lorenzo il Magnifico, quella di Giovanni delle
Bande Nere e il salotto di Clemente VII. Al 2.° piano: sala
d’udienza con affreschi del Salviati. La cappella dei Priori
dipinta da R. del Ghirlandaio. Questo Palazzo è ora pro¬
prietà del Municipio che vi ha trasportata la sua sede.
Palazzo Pitti. (Piazza di questo nome E. 8.) Questo va¬
sto edifizio fu fatto costruire da Luca Pitti al gran Bru¬
nelleschi (1440). Fu comprato dai Medici nel 1549 ed in
seguito fu sempre residenza sovrana. Nel XVI secolo l’Am¬
mannati vi aggiunse la bellissima corte, e nella seconda
metà del XVIII l’architetto G. Ruggeri vi fece le due parti
laterali ad angolo, che non furono terminate che da pochi
anni. La bella scalinata, il vestibolo fra la gran porta e
la corte, nonchè altri lavori nell'interno, sono stati fatti