PRINCIPALI CHIESE.
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Si noti pure a destra della porta, allato al fonte bat¬
tesimale, un tondo di porfido sul quale depone¬
vansi anticamente i bambini che dovevano essere bat¬
tezzati.
Nel tesoro di essa Chiesa si conserva un dossale
d’altare, di argento massiccio, in cui sono rappresentate
in basso rilievo alcune storie di San Giovan Battista.
Questo magnifico lavoro fu eseguito per il Collegio del¬
l'arte di Calimala da Maso Finiguerra, Antonio del
Pollaiolo, Maestro Cione, Michelozzo Michelozzi, Andrea
del Verrocchio, Iacopo del Pollaiolo, Milano Dei ed altri
celebri artefici del secolo xv. Pesa Kil. 110,350 e fu la¬
vorato dal 1366 fino al 1480: la statuetta del S. Gio¬
vanni posta nel centro del dossale fu eseguita da Mi¬
chelozzo (1452). La cena di Erode e il Ballo d’Erodiade
appartengono al Pollaiolo. La croce fu ordinata dai Con¬
soli delle Arti nell’ anno 1456, è alta M. 1,195, pesa
Kil. 47,875. Nella metà superiore fu condotta da Berto
di Francesco; e nell’altra metà da Milano Dei e Jacopo
del Pollaiolo. Vi sono pure delle paci niellate e dei qua¬
dretti in mosaico dei quali ignorasi l’autore.
Piazza di San Giovanni Battista. — Gira attorno al Bat-
tistero, e si confonde con quella del Duomo; essa su
ingrandita dal 1296 al 1339. A mezzogiorno si trova lo
stabilimento del Bigallo, e sul canto del Corso degli
Adimari, vedesi la loggia chiusa, dell’oratorio della Mi¬
sericordia vecchia, oggi del Bigallo. (V. Slabilimenti di
Beneficenza). L’autore di questa elegante loggia (1352)
è ignoto, ed errò il Vasari dicendola di Niccolò Pisano,
perchè quando fu edificata questi era morto da un se¬
icolo circa. L’identità di stile con la loggia della piazza
della Signoria, e col tabernacolo della chiesa di Or San
Michele, ce la farebbe credere dell’Orcagna. Nel 1358,
Francesco Petrucci di Siena circondò la loggia di un can¬