Full text: Guida di Firenze

GUIDA DI FIRENZE 
Non pertanto o perchè situata lungi dal mare, e 
priva d’ogni comunicazione tra la parte settentrionale 
e là meridiónale d’Italia, o perchè -prossima troppo a 
Pisa, già pel commercio di mare salita in grande sta¬ 
to, stette più secoli presso che inosservata, finchè 
nell’anno 405 offertosele il destro, diede mirabili prove 
di valore, contro il barbaro Radagasio, che avuta per 
forza d’ arme Fiesole, anche Firenze, sebbene in vano, 
cinse duramente d’assedio. Quindi, frutto delle inva¬ 
sioni straniere che in quegli orribili tempi desolarono 
Italia, sofferse prima dai Goti strazi e sventure crudeli, 
ed ebbe poi dai Longobardi e dai Franchi il reggi- 
mento feudale, cagione infausta di tanti mali all’Italia. 
Incominciò allora quella lunga lista di Duchi, Conti 
e Marchesi, vassalli superbi e feroci di barbariche si¬ 
gnorie. Finirono essi in Toscana nel 1115, alla morte 
della contessa Matilde, figliuola del duca Bonifazio III; 
perchè i re stranieri, condotti a mal partito dalle 
guerre feudali e dalle discordie private, vennero 
astretti a lasciare a se stessa la Penisola. Allora quei 
principi di seconda mano, perduta la forza che ne so¬ 
steneva i dominii, non avendo per sè che l’odio dei 
popoli, in breve scomparvero ; e gli uomini della città 
e della villa infranti i ceppi servili, si ressero a co¬ 
mune, da indi innanzi riconoscendo appena l’alto do¬ 
minio imperiale. Nè Firenze fu dell’ultime. Anch’essa 
creossi proprii magistrati e leggi, si tenne in stato, in¬ 
tesa a libertà. E già nel 1101 avea Consoli che pel 
comune deliberavano. Cresciuta poi nelle industrie, in 
popolazione e ricchezza, desiderò più vasto dominio e 
se l’ebbe. La conquista di Monte Orlandi e di Prato 
operata nel 1107, segnano questa nuova epoca della 
storia di Firenże. Quindi il suo territorio si estese 
largamente, ed i nobili del contado debellati dalle armi 
fiorentine, furono astretti a prendere stanza entro 
la cerchia della città. Finalmente nel 1218, essendo 
potestà Otto di Mandella da Milano, quei di Firenze
	        
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