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L'ANNUNZIATA.
La statua equestre del granduca Ferdinando I è un me
diocre lavoro del Giambologna vecchio; venne fusa con i can-
noni presi a Bona ai Barbareschi dai cavalieri di Santo
Stefano.
Le figure grottesche alle fontane sono di Pietro Tac-
ca (1640).
A destra l’ ospedale degli Innocenti (dei trovatelli) è an¬
teriore a qualunque altra fondazione analoga in Europa. Fu
decretato su proposta di Leonardo Aretino nel 1421: l’archi-
tettura del portico è del Brunellesco (1428); il resto fu male
alterato nell’assenza di Brunellesco dal suo ainto Francesco
della Luna.
Al difuori i * medaglioni dei bambini in fasce, di Andrea
della Robbia.
In chiesa: all’altare maggiore, *l’Adorazione dei Re Magi
e la Strage degli Innocenti di Domenico Ghirlandaio (1488
restaurati nel 1880).
Nella sala d’entrata diverse pitture. — Piero di Cosimo:
la Vergine e il Bambino, a cui Santa Rosa di Viterbo offre
una rosa e che dà l’anello a Santa Caterina d’Alessandria :
San Pietro, San Giovanni.
Il portico di fronte e simile a quello degli Innocenti è
d’Antonio da Sangallo.
La chiesa dell’Annunziata
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fu costruita sul luogo dell’ antico oratorio di Cafaggio con¬
cesso nel 1250 ai sette fondatori dell’ Ordine dei Servi, gra-
zie alla generosità di Chiarissimo Falconieri, fratello di uno
di quei sette e padre di un’altra santa, Giuliana. Ma gli in¬
grandimenti e le altre decorazioni gli hanno dato un carat-
tere quasi moderno.
Il portico esteriore, costruito a spese dei Pucci e portante
le loro armi, recentemente restaurato, ha l’arcata centrale
su disegno di Antonio da Sangallo il vecchio; il resto è del
Caccini e del 1601.
Sopra la porta, l’Annunziata, mosaico di David Ghir-
landaio.
Il chiostro d’entrata detto dei voti è stato recentemente
coperto mediante cristalli : caratteristici busti di profeti negli
ovali sopra le arcate.
Era stato fabbricato nel 1447 dal Manetti: verso il 1510 e