UFFIZI.
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Secondo corridoio. 133: Minerva — 134: Venere che tiene
la spada di Marte — 137: base rotonda d’altare ; preparativi
al sacrifizio d’Ifigenia; antico lavoro greco — 138: Ragazzo
ferito a un piede da una spina — 141 : piedistallo d’un cande-
labro a tre faccie ; amorini con le armi di Marte — 146 : Ninfa
che si toglie una spina dal piede — 150 : Bambino nudo.
Terzo corridoio. 155: Marsia restaurato da Donatello (?)-
162: Nereide sul cavallo —194: Mercurio restaurato in Apollo
-204: Esculapio —205: Olimpio o Dafne — 208: preteso Bacco
con Ampelo — 385: Bandinelli: copia del Laocoonte del Bel-
vedere a Roma.
* Sala della Niobe. Costruita da Pietro Leopoldo nel 1779
appositamente per mettervi le statue componenti il famoso
gruppo dei figli di Niobe, colpiti a morte da Apollo e da
Diana, a istigazione di Latona, di cui Niobe sprezzava la
povera fecondità. Scoperte a Roma, furono comprate nel 1583
dal cardinale Ferdinando dei Medici e messe alla villa Me-
dici, donde Pietro Leopoldo le fece trasferire a Firenze. Esse
sono di mano, di stile e di bellezza molto differenti : almeno
in marmo, copie d’un modello ben superiore. Tuttavia nel-
l’insieme una produzione d’ un valore artistico eccezionale.
Sala delle iscrizioni. 262: Bacco che accarezza Ampelo-
263: grazioso Mercurio, romano — 264: Sacerdotessa — 265: Ve-
nere generatrice — 266 : Venere pretesa Urania, mentre in
realtà ella si dispone al bagno : marmo greco — 281 : Gio-
vane, in basalto—291: I tre elementi, la terra, l’aria e l’acqua
-292: Sileno con un grappolo d’uva—299: Antonio — 302: Ci-
cerone. — Parecchi altri busti d’uomini illustri greci e romani.
* Gabinetto dell’ Ermafrodito. Senza ostentazione, il sog
getto che riposa nel centro di questo gabinetto è evidente :
questo grazioso prodotto della voluttuosa fantasia ellenica è
disteso su di una pelle di pantera : l’ Ermafrodito fiorentino
è superiore al suo fratello (e sorella) della Galleria Borghese
a Roma ; le gambe e la parte corrispondente del giaciglio
sono moderne.
In basalto, frammento del torso d’un Mercurio o d’un
Satiro — 308: Ganimede ; la testa, l’aquila, le braccia, il piede,
quasi tutto è di Benvenuto Cellini — 310: Ercole bambino che
strangola i serpenti — 311 : Ermafrodito — 314: Giunone, ro-
mana, molto severa — *315: torso colossale d’un fauno, forse
sofferente da una morsicatura : comparabile a quello celebre
del Belvedere — 316: Antinoo, splendido busto colossale -
318: magnifica testa d’eroe ferito, ma arbitrariamente battez-
zato per Alessandro morente —320: bellissimo Genio del sonno
o dell’amore o della morte — 323: gruppo d’Amore e Psiche.