Full text: Guida di Firenze, approvata dal Municipio

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VINCIGLIATA. 
con quelle rovine; ebbe la fortuna di trovare un architetto 
molto intelligente, il Fancelli, e dei buoni lavoranti artisti 
della pietra in Marucelli detto il Canapino e in Giustini, tutti 
e tre figli della collina. — L’opera decorativa di pittura è di 
Gaetano Bianchi, perfetto conoscitore e restauratore nello 
stile del secolo XIV. In capo a qualche anno la risurrezione 
del castello era completa. 
Ci si conserva il ricordo della visita d’un gran numero di 
sovrani, principi e personaggi ragguardevoli. 
Si esaminerà con speciale attenzione ciò che segue: l’in- 
sieme della cinta merlata — la torre d’entrata del lato nord 
col bassorilievo di San Lorenzo — un colossale San Cristo- 
foro, affresco del Bianchi— il cassero del castello dove il canto 
presso alla porta è quello primitivo, autentico — la corte di 
onore col suo gran loggiato, il suo pozzo, il suo lavabo, la 
sua scala — i busti di Fancelli del Bastianini e di Canapino 
opera del Sodini — una campana del 1256 — molte curiosità 
archeologiche e artistiche, per cui quelle mura sono un verc 
museo. 
La cappella ha una magnifica Annunciazione della Robbia. 
Seguono: la sala d’armi — la sala dove sono i resti di an¬ 
tichi affreschi relativi alla vita di San Bernardo degli Überti 
la sala di ricevimento coi cofani nuziali, vecchi mobili. 
vetrine colme di rarità - la camera con un letto del Frullini. 
Nel chiostro un sarcofago con sculture pagane da una parte, 
cristiane dall’altra — storie a fresco del Bianchi, relative alle 
vicende del castello. 
Li presso la cucina e il refettorio, dove la ricostruzione 
dell’antico non poteva essere più felice; al refettorio il Ce- 
nacolo, quadro di Santi di Tito. 
Non bisogna lasciare Vincigliata senza salire sull’alta torre 
di vedetta, sia per rendersi conto dell’ edifizio, sia per am- 
mirare il magnifico panorama. 
(Il castello di Vincigliata è visibile il giovedi ed i giorni 
festivi; si chiedano i biglietti d’ammissione a Firenze, pa¬ 
lazzo Temple-Leader, 14, Piazza Pitti.) 
Uno può recarvisi da Firenze lasciando la Via di Settignano 
(tramway da Piazza della Signoria al Ponte a Mensola): ma 
da quel punto la salita è lunga (2 1/2 kil.) e faticosa. — Da 
Fiesole la passeggiata è di 5 kil. ma agevole. 
Conviene ai camminatori tornare a Firenze scendendo fino 
al Ponte a Mensola: in questo caso, una volta giunti al mu- 
lino si può anche voltare a d. per visitare la 
Chiesa di San Martino a Mensola: vi si vedranno buone 
pitture giottésche e del primo Rinascimento.
	        
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