Full text: Guida di Firenze, approvata dal Municipio

PITTI. 
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L’iscrizione al n. 9 ricorda la dimora che vi fece l’inglese 
Elisabetta Barrett-Browning, poetessa, ardente preconizza- 
trice dell’indipendenza italiana. 
La terrazza ciclopiana, che quasi chiude la piazza, appar- 
tiene al 
* Palazzo Pitti. 
Ip.E. 7, 8) 
Non si potrebbe meglio terminare la visita di Firenze che 
mediante questa colossale dimora regale dei granduchi, oggi 
dei re d’Italia, riassumente la vita politica e artistica della 
città dal XVI secolo sino al 1859. 
Luca Pitti intraprese nel 1440 di erigere un palazzo da 
eclissare quelli di tutti i suoi concittadini, ne domandò il di- 
segno al Brunellesco e lo fece cominciare da Luca Fancelli 
dopo aver aperto la piazza mediante costose demolizioni. 
Aiutato con offerte da tutta la città, mediante contribuzioni 
in materiali ottenuti dai comuni e dalle popolazioni dipen- 
denti di Firenze, egli potè (1466) erigere il corpo centrale : 
nel 1549 per economia e per politica i Pitti dovettero ras- 
segnarsi a vendere il loro palazzo alla duchessa Eleonora, 
vale a dire a suo marito Cosimo I: la coppia ducale vi si 
installò il 15 maggio 1550. 
Il modello di Brunellesco andò perduto, ma l’opera esi- 
steva nella sua parte essenziale. 
Non vi è al mondo un palazzo dove il problema della 
grandiosità e della bellezza sia stato risolto con una tal sem- 
plicità di linee. Il solo motivo che si possa dire decorativo 
è dato dalle più moderne teste di leoni coronati al di sotto 
delle finestre, del Curradi. 
Sotto Cosimo II e Ferdinando II si prolungò il pianterreno 
prima per tre archi dai due lati, in seguito alla lunghezza 
attuale su disegno di Giulio ed Alfonso Parigi. 
Sotto la dinastia di Lorena si cominciò nel 1763 e si ter- 
minò nel 1833 due ali a porticato che si prolungano su rondò 
e con terrazze al disopra in modo da abbracciare tutta la 
piazza (disegno del Ruggeri e del Poccianti). 
Pianterreno. 
L’ordinamento interno è più moderno : fu Ammannati che 
tagliò lo spazio necessario nella collina e vi costrui (1550- 
1560) il bellissimo cortile a tre lati di arcate su pilastri e su 
mezze colonne, di stile rustico come nella facciata : il quarto 
lato è una terrazza a piè pari con i giardini, decorata di una
	        
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