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seguendo trovasi : un quadro del Cigoli; la Vergine sul
trono del Gabbiani; S. Vincenzo Ferreri cominciato da
Vannini e finito dal Passignano; l’ultimo quadro è di
G. B. Poggi.
Il Convento è stato ridotto a Museo. Vedasi Museo di
S. Marco.
S. Maria Maggiore. (Piazza di questo nome).
Questa chiesa edificata nel XI secolo e quindi ingrandita
nel XIII da Buono, fu ridotta allo stato attuale da Buon¬
talenti e Silvani nel XVI secolo. Nel suo interno non
vi ha di pregevole che le pitture sul pilastro a destra,
lavoro del XV secolo. Togliendovi ciò che gli architetti
vi hanno aggiunto in progresso, questa Chiesa ci pre¬
senta il primo modello dell’architettura fiorentina.
S. Maria Maddalena de'Pazzi. (Via
Pinti). Principiata dal Brunelleschi, fu terminata e mo¬
dificata da Giuliano da S. Gallo che vi costrusse il chio¬
stro (1479). Nell’ingresso, due affreschi di And. del Sarto.
Sulla porta di Chiesa: S. Maria Maddalena affresco del
Poccetti. Alle due estremità del loggiato, affreschi di
Gio. da S. Giovanni. Nell’interno: Gesù nell’ orto degli
ulivi, di Santi di Tito; S. Ignazio e S. Rocco di Raf-
faellino del Garbo; la Madonna, Gesù e Santi del Puligo;
incoronazione della Vergine di Cosimo Rosselli. La sala
del Capitolo possiede un bellissimo affresco del Perugino
rappresentante la Crocifissione con vari Santi.
S. Maria Novella. (Piazza dello stesso nome)
Fra Sisto da Firenze e Fra Ristoro da Campi furono
gli architetti di questa bellissima Chiesa chiamata da Mi¬
chelangelo, la fidanzata. Ne fu collocata la prima pietra
nel 1279. Dopo la morte dei primi architetti fu prose¬
guita da due altri religiosi del medesimo convento, Fra
Giovanni da Campi e Fra Iacopo da Nipozzano. La
facciata sul disegno di Leon Battista Alberti fu terminata
circa il 1470. Vi si vedono due strumenti d’astronomia
postivi dal P. Ignazio Danti (1572). La lunghezza del